Non ti senti ascoltato? Come capire se hai una ferita narcisistica e non solo carattere

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Non ti senti ascoltato? Come capire se hai una ferita narcisistica e non solo carattere

| 07/08/2025
Fonte: Pexels

Quando il bisogno di essere ascoltati nasconde qualcosa di più profondo (spoiler: non è solo ego)

  • La ferita narcisistica nasce da una mancanza di riconoscimento nei primi anni di vita
  • Chi ne soffre tende a cercare costante approvazione e reagisce male alle critiche
  • Non si tratta di narcisismo patologico ma di un meccanismo di protezione
  • Guarire richiede ascolto, accoglienza e un percorso terapeutico
  • Il valore personale non si dimostra, si riscopre

 

Se ogni volta che qualcuno ti contraddice senti l’irrefrenabile impulso di rispondere con un trattato di diritto costituzionale, potresti non essere semplicemente uno che ama discutere. Potresti, con grande sorpresa, avere a che fare con una ferita narcisistica. Tranquillo: non sei un narcisista da manuale, non stai cercando di fondare una setta intitolata al tuo ego. Ma forse, in qualche momento della tua infanzia, qualcuno non ti ha detto: “Ti vedo. Vai bene così”.

Il concetto di ferita narcisistica non riguarda il desiderio di manipolare il prossimo, ma un vuoto antico che spinge a cercare conferme anche nel modo in cui il barista ti guarda quando chiedi un caffè ristretto. Questo tipo di ferita nasce spesso quando, da piccoli, non ci si è sentiti davvero ascoltati o riconosciuti. Il risultato? Un adulto che ha bisogno di avere sempre ragione anche durante un dibattito sul tempo atmosferico.

Ferita narcisistica: i segnali che non sono solo sensibilità

Avere una ferita narcisistica significa portarsi dietro una sensibilità elevata, una certa reattività quando qualcuno osa mettere in discussione le nostre parole. Magari ti sei accorto che un semplice “non sono d’accordo” ti fa venire voglia di scrivere un saggio autobiografico. Oppure che ti infastidisce profondamente essere interrotto a metà frase.

I sintomi più comuni includono: ipersensibilità alle critiche, bisogno continuo di approvazione, frustrazione quando ci si sente ignorati, tendenza a giustificarsi anche quando si dice “ciao”. Nulla di tutto ciò ti rende strano. Ti rende umano, con una ferita da ascoltare.

Guarire la ferita narcisistica: sì, si può (ma non serve diventare guru)

La buona notizia è che si può guarire. Non occorre trasferirsi in un eremo o frequentare corsi per diventare “la versione migliore di te stesso in 21 giorni”. Basta iniziare da un semplice atto di coraggio: riconoscere che quel bisogno costante di validazione potrebbe non essere solo un tratto della personalità, ma una risposta a un dolore antico.

La terapia psicologica può essere uno strumento fondamentale. Esistono approcci basati sull’empatia e sul lavoro con le parti interiori, che aiutano a dare voce a quel bambino che, un tempo, si è sentito invisibile. Un bambino che oggi, ogni volta che vieni interrotto in riunione, si ribella per difenderti.

Il bisogno di avere ragione non è un difetto, ma un campanello

Voler avere ragione non ti rende un despota. È spesso un meccanismo di sopravvivenza. Serve per sentirsi di nuovo padroni di sé, riconosciuti, accettati. Eppure, restare ancorati a questo schema significa girare sempre nella stessa ruota. È stancante, e nemmeno troppo produttivo nelle relazioni umane.

A volte basta smettere di dimostrare qualcosa agli altri per cominciare a sentirlo davvero dentro di sé. Il valore personale non dipende da quanti dibattiti vinci, ma dalla tua capacità di accettarti anche quando ti senti fragile.

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Non sei da aggiustare, sei da riconoscere

La ferita narcisistica non è una condanna. È un messaggio in bottiglia da una parte di te che ha solo bisogno di attenzione. Non servono risposte perfette, ma un ascolto più profondo. Non per diventare qualcuno di diverso, ma per tornare ad abitare chi sei, senza più combattere per avere sempre ragione. Perché, diciamolo, a volte il vero atto di forza è restare in silenzio… e lasciar parlare il cuore (senza interromperlo).

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