Recentemente, tra i nuovi ingressi in azienda, è arrivato un ragazzo che fin da subito si è distinto per un atteggiamento diverso dal solito. Arianna, desiderosa di farlo sentire incluso, lo ha subito inserito nella chat di gruppo dei colleghi, come da prassi. Poco dopo, lui ha approfittato dell’occasione per scriverle in privato. All’inizio, nulla di strano: era plausibile pensare che volesse solo ambientarsi meglio e conoscere qualcuno dell’ufficio per non sentirsi isolato.
Tuttavia, con il passare dei messaggi, il tono della conversazione ha iniziato a cambiare. La nostra follower ha percepito fin da subito un certo interesse da parte del nuovo collega, ma ha preferito mantenere un atteggiamento neutro e cortese, pensando che si trattasse solo di un approccio maldestro. La situazione però si è evoluta rapidamente e in modo piuttosto inaspettato: da semplici chiacchiere tra colleghi si è passati a messaggi con doppi sensi, battute fuori luogo e una spinta comunicativa che poco aveva a che fare con l’integrazione lavorativa.