Ottomeyer Mammut: la memorabile storia dell’aratro più grande del mondo [+VIDEO]

Commenti Memorabili CM

Ottomeyer Mammut: la memorabile storia dell’aratro più grande del mondo [+VIDEO]

| 17/05/2023
Fonte: YouTube

L’obiettivo era convertire le aree paludose di Emsland in terreni coltivabili

  • L’Ottomeyer Mammut fu creato con lo scopo di convertire le torbiere in terreni agricoli
  • La Germania voleva infatti rendere fertili le aree paludose del distretto di Emsland
  • Otto Meyer riuscì a progettare una macchina gigantesca che usava quattro potenti motori di trazione a vapore per trainare il più grande aratro della storia dell’umanità
  • Impiegava alternativamente argani e un robusto cavo metallico
  • Grazie a 12 aratri, nell’arco di 12 anni, i tedeschi resero quella era considerata terra inabitabile uno dei terreni agricoli più fertili del mondo

 

L’Ottomeyer Mammut è il più grande aratro mai realizzato. Fu creato con lo scopo specifico di convertire le torbiere in terreni agricoli e poteva scavare canali nel terreno a una profondità di oltre 2 metri. Le aree paludose del distretto di Emsland, nella Germania settentrionale, al confine con i Paesi Bassi, erano state dichiarate inabitabili fin dal 1700, ma all’inizio del XX secolo il governo della Germania occidentale decise che la regione era rimasta indietro rispetto al resto del Paese dal punto di vista economico e doveva essere convertita in terreni coltivabili. Ma era più facile a dirsi che a farsi, poiché le torbiere avevano tenuto lontani gli agricoltori per centinaia di anni.

Tuttavia i tedeschi avevano un asso nella manica: Otto Meyer, un brillante ingegnere e inventore specializzato in trattori a vapore e nella coltivazione di terreni difficili. Nonostante la difficoltà di drenare le paludi dell’Emsland e di trasformarle in fertili terreni agricoli, Meyer raccolse la sfida e, insieme al suo team di ingegneri, si mise a costruire le gigantesche macchine necessarie per portare a termine il monumentale compito. Fu ideato un sistema impressionante che utilizzava quattro potenti motori di trazione a vapore per trainare il più grande aratro della storia dell’umanità attraverso le torbiere per estrarre la torba da sotto il terreno sabbioso.

Con 12 Ottomeyer Mammut si è resa una terra inabitabile uno dei terreni agricoli più forti al mondo

L’Ottomeyer Mammut era un colosso, con un peso di circa 30 tonnellate, dotato di ruote metalliche larghe oltre 4 metri di diametro e di lame giganti che scavavano oltre 2 metri nel terreno. Lo scavo in profondità era essenziale, poiché lo scopo principale dell’aratro era quello di portare a galla la torba e mescolarla al terreno sabbioso per renderlo più fertile. L’aratro era così grande e pesante che nessun trattore esistente era in grado di trainarlo da solo, quindi fu ideato un sistema di argani con quattro motori di trazione. I motori erano posizionati su entrambi i lati del campo e tiravano il Mammut da un lato all’altro utilizzando alternativamente argani e un robusto cavo metallico. L’aratro era dotato di lame su entrambi i lati, quindi una volta raggiunta un’estremità del campo, i motori si spostavano leggermente in avanti e l’aratro poteva essere tirato indietro dall’altro lato.

Leggi anche: Monte Kali: la più grande montagna di sale artificiale del mondo [+VIDEO]

A metà degli anni ’50 furono costruiti 12 aratri Ottomeyer Mammut che, nell’arco di 12 anni, furono utilizzati per trasformare circa 17.000 ettari di paludi in terreni agricoli coltivabili nella Germania nord-occidentale. I tedeschi sono stati inflessibili, hanno arato 5 contee dell’Emsland 12 ore al giorno, 6 giorni alla settimana, da Pasqua a ottobre. Oggi, quella che era considerata terra inabitabile è uno dei terreni agricoli più fertili del mondo. Una volta completata la conversione delle torbiere negli anni ‘70, non c’era più bisogno delle gigantesche macchine Ottomeyer. Oggi, l’unico aratro Ottomeyer Mammut rimasto è esposto all’Emsland Moormuseum, insieme ai quattro motori a vapore che lo trainavano nei suoi giorni di gloria.

logo-img
La redazione di commentimemorabili.it si impegna contro la divulgazione di fake news. La veridicità delle informazioni riportate su commentimemorabili.it viene preventivamente verificata tramite la consultazione di altre fonti.
Questo articolo è stato verificato con:
Chiedi la correzione di questo articoloValuta il titolo di questa notizia
Copyright © 2018 - Commenti Memorabili srl
P. IVA 11414940012

digitrend developed by Digitrend