I papà italiani sono i più vecchi d’Europa

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I papà italiani sono i più vecchi d’Europa

| 25/05/2024
Fonte: Pexels

Hanno un’età media di 35,8 anni

  • In Italia, l’età media dei nuovi padri è la più alta in Europa, con una media di 35,8 anni
  • Questo ritardo nella paternità è dovuto a sfide economiche e culturali, come il ritardo nell’indipendenza economica e la difficoltà nel trovare lavoro
  • Il 70% dei nuovi padri italiani rinuncia alla paternità fino a superare i 36 anni
  • Il 51% dei giovani italiani non desidera avere figli, principalmente a causa delle difficoltà economiche
  • Questa tendenza contribuisce alla crisi demografica italiana, con meno nascite e una popolazione sempre più anziana

 

Negli ultimi decenni, l’Italia ha visto un significativo cambiamento nell’età media dei nuovi padri, con un’età media di 35,8 anni, la più alta in Europa. Questo dato mette in luce una tendenza culturale ed economica che riflette una serie di sfide e cambiamenti nella società italiana. In passato, il carico domestico e l’accudimento dei figli erano principalmente responsabilità delle madri italiane, mentre i padri avevano un’età media di circa 25 anni. Tuttavia, negli ultimi anni, il ritardo nel raggiungere l’indipendenza economica e la difficoltà nel trovare lavoro hanno portato molti giovani a rimanere a vivere con i propri genitori fino a un’età più avanzata.

Questo divario generazionale si è ampliato nel tempo, creando ostacoli significativi per i giovani che cercano di costruire la propria indipendenza. L’incremento dell’età dei nuovi padri riflette sia una scelta culturale che una risposta alle sfide economiche. Il 70% dei nuovi padri italiani rinuncia alla paternità fino a superare i 36 anni, mentre nel 2023 il 51% dei giovani italiani non desidera avere figli, principalmente a causa delle difficoltà economiche. Questa situazione contribuisce alla crisi demografica che l’Italia sta affrontando, con meno nascite e una popolazione sempre più anziana. Le spese per l’assistenza e l’istruzione dei figli sono elevate, e i servizi di supporto alle famiglie, come gli asili nido e i congedi parentali, sono meno sviluppati rispetto ad altri paesi europei.

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Le conseguenze possono essere molteplici

Inoltre l’aumento dell’età dei genitori può influenzare la fertilità e la salute del neonato, con la qualità del seme negli uomini più anziani che può diminuire. Questo sottolinea la necessità di un cambiamento culturale e politico per sostenere le famiglie e promuovere una maternità e paternità più precoce. L’Italia sta dunque affrontando una serie di sfide legate alla crescita dell’età dei nuovi genitori, che riflettono sia le sfide economiche che culturali della società italiana moderna. È essenziale adottare politiche e misure di sostegno per affrontare questa situazione e garantire un futuro sostenibile per le famiglie italiane.

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