Domande a cui è impossibile dare risposta: i paradossi più affascinanti della storia
- Il paradosso è una contraddizione logica, basata su due principi tra loro inconciliabili
- In filosofia i paradossi abbondano
- Il loro valore è preziosissimo: essi ci aiutano a riflettere analizzando implicazioni ed esiti inaspettati
- Tra i paradossi più intriganti ci sono quello del mentitore e dell’onnipotenza
- Analizziamoli insieme cercando di venirne a capo
Il paradosso è un’argomentazione in apparenza logica, che giunge però a conclusioni contraddittorie o inaspettate. La filosofia ne è piena: scopriamo quali sono i più famosi. Tra i costrutti più interessanti c’è il paradosso del mentitore, attribuito al filosofo Eubilide di Mileto. Immaginate che qualcuno pronunci la frase “io mento”. Si tratta di un’affermazione vera o falsa? Secondo l’autore del costrutto, nessuna delle due. Se fosse vera, significherebbe che l’interlocutore sta dicendo una bugia. Allo stesso tempo, però, implicherebbe anche che chi abbiamo di fronte sta dicendo la verità sul fatto di stare mentendo. Nel caso in cui la frase fosse falsa, d’altra parte, significherebbe che non è vero che il nostro interlocutore sta mentendo. Nel contempo, tuttavia, vorrebbe anche dire che la sua dichiarazione è una bugia e che quindi, di fatto, sta mentendo.
Se le vostre sinapsi sono già state messe a dura prova, sappiate che la situazione peggiorerà con il paradosso dell’onnipotenza formulato da Cartesio. L’interrogativo che sta alla base del paradosso è se Dio, per definizione onnipotente, sia in grado di creare un masso inamovibile. Dove si genera il cortocircuito? Se Dio è onnipotente deve sia poter creare un masso di questo tipo, sia essere in grado di muoverlo. Ciò, però, smentirebbe la sua onnipotenza: qualora Dio riuscisse a spostarlo, infatti, significherebbe che il masso in questione non è inamovibile e che, quindi, non è stato in grado di renderlo tale a discapito della sua onnipotenza.
Il paradosso del barbiere
Infine, concludiamo il nostro viaggio alla scoperta dei paradossi più affascinanti della storia con quello formulato dal filosofo britannico Bertrand Russell: il paradosso del barbiere.
Nella sua formulazione originale, l’autore chiede: “In paese vi è un solo barbiere che non porta la barba ed è sempre ben rasato. Egli rade tutti e soltanto gli uomini del paese che non si radono mai da soli. Il barbiere rade se stesso?“.
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Analizziamo le possibili risposte a questo interrogativo. Se il barbiere si radesse da solo, verrebbe contraddetta la premessa che afferma che il barbiere rade esclusivamente coloro che non si radono da sé. Se, invece, non si radesse da solo, vorebbe dire che a rasarlo è il barbiere, che però è lui stesso. Insomma, in entrambi i casi questo paradosso porta a una contraddizione.

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- https://www.umsl.edu/~siegelj/SetTheoryandTopology/TheBarber.html
- https://plato.stanford.edu/entries/liar-paradox/