L’ossessione sportiva del padre, tuttavia, non si è mai spenta. Racconta che fin da piccola è stata costretta a praticare numerose discipline: pallavolo, atletica, judo, tennis. Attività che già di per sé non la appassionavano e che, essendole state imposte, ha finito per detestare profondamente. Ha ancora oggi ricordi nitidi di quando, a 12 anni, doveva svegliarsi all’alba nei fine settimana per partecipare a gare che trovava stressanti e noiose, spesso senza nemmeno ottenere risultati soddisfacenti.
