Perché durante un brindisi diciamo “cin cin”?

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Perché durante un brindisi diciamo “cin cin”?

| 27/02/2024
Fonte: Pexels

L’esclamazione accompagna il tintinnare dei bicchieri durante le feste ed è diffusa in molte parti del mondo

  • Il brindisi è un’usanza diffusa nelle culture di ogni epoca
  • Una delle espressioni più conosciute che accompagnano l’alzare dei bicchieri è “cin cin”
  • L’espressione non deriva dall’onomatopea che ricorda il tintinnare dei bicchieri
  • In Cina nel XVI secolo si diffuse l’usanza di invitare gli ospiti a bere qualcosa pronunciando la parola “ging” (per favore)
  • Con il passare del tempo il termine “ging-ging” si trasformò in “cin cin” diffondendosi in tutto il mondo

 

Il brindisi è un gesto che da sempre fa parte delle culture di tutto il mondo. Una delle esclamazioni più conosciute che accompagnano il tintinnare di bicchieri è il classico “cin cin”. Contrariamente alla credenza popolare, l’espressione non è un’onomatopea che ricorda il tintinnio dei bicchieri.

Le origini

In Cina a partire dal XVII secolo, durante la dinastia Qing, la parola cinese “ging” che significa “per favore”, veniva usata dai padroni di casa per invitare i propri ospiti a bere qualcosa. La pronuncia ripetuta di “ging-ging” è sorprendentemente simile a “cin-cin”, suggerendo un adattamento fonetico nel tempo.

L’espressione nata in Cina si è poi diffusa nel mondo cambiando leggermente la pronuncia a seconda delle nazioni, ma non il significato del brindisi originale: una celebrazione della vita e un augurio per i presenti.

Anche se è molto comune in Occidente, la cosa curiosa è che in Cina questa espressione è praticamente fuori uso e ormai si dice “gan bei“, che significa “tazza vuota“: un invito a bere tutta la bevanda per dimostrare apprezzamento.

I brindisi nel mondo

In molte parti del mondo per celebrare un brindisi si usano anche altre espressioni.

Salud: in uso in Spagna e America Latina. Il termine viene usato per augurare buona salute ai presenti. Sottolinea il valore della salute come bene prezioso da celebrare e tutelare.

Cheers: termine diffuso nei paesi di lingua inglese. Originariamente era un modo per esprimere gratitudine o auguri, è ora ampiamente utilizzato come espressione generica di festa e di bei momenti condivisi.

Prost: la parola usata in Germania derivata dal latino “prosit“, che significa “sia di giovamento”. È un brindisi che esprime l’augurio che la bevanda o la compagnia siano buone e piacevoli.

Santé: in Francia significa “salute”. E’ simile all’esclamazione dei paesi di lingua spagnola e pone l’accento sulla salute, augurando benessere a tutti i presenti.

Kanpai: in Giappone il termine significa “tazza vuota”, ad indicare il desiderio di bere tutta la bevanda in segno di apprezzamento e celebrazione. È un brindisi che simboleggia anche l’unità e l’armonia tra i partecipanti.

Na zdorovie: in Russia significa “per la salute”. Questo brindisi è simile nello spirito alle espressioni usate in Spagna e Francia, sottolineando l’importanza della salute.

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Skål: è in uso Paesi scandinavi. La parola affonda le sue radici nell’antica tradizione vichinga ed è correlata alla parola “ciotola” o “tazza”. È un brindisi che evoca la storia e la cultura nordica.

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