I supermercati non lasciano nulla al caso. Nemmeno dove ti costringono a infilare la testa per cercare il tuo solito pacco di pasta. Dietro ogni scaffale, c’è un piano
- I prodotti in fondo allo scaffale sono spesso i più economici, ma anche i meno visibili
- La disposizione sugli scaffali è studiata per spingere i consumatori verso acquisti più costosi
- Il livello “oro”, all’altezza degli occhi, è riservato ai prodotti più redditizi per il supermercato
- Anche i bambini sono bersagli del marketing, con prodotti posizionati alla loro altezza visiva
- Per risparmiare davvero, conviene osservare tutta la scaffalatura – e non fermarsi al primo colpo d’occhio
Entri al supermercato solo per il latte, ma ne esci con un carrello pieno, un senso di colpa crescente e una domanda che ti tormenta: perché devo sempre chinarmi per prendere proprio quello che cercavo? Tranquillo, non è sfortuna. È marketing. E sì, ci caschiamo tutti.
I prodotti in fondo allo scaffale, quelli che devi praticamente estrarre con le pinze o recuperare con tecniche da contorsionista, non sono finiti lì per caso. Anzi, sono messi apposta lì. La disposizione della merce segue una logica ben precisa, studiata nei minimi dettagli da esperti del settore, e ha un solo obiettivo: farti comprare qualcosa di diverso da quello che volevi.
I prodotti più economici finiscono in basso (così li noti di meno)
Non è una svista: i marchi più economici, quelli a cui si rivolgono i clienti più attenti al prezzo, vengono posizionati nella parte più bassa degli scaffali, là dove è più difficile guardarci. In cima trovi i marchi più cari. Al centro, invece – all’altezza degli occhi – ci sono i prodotti su cui il supermercato guadagna di più.
Sì, proprio quelli che afferri senza pensarci due volte mentre sei distratto da una playlist pop e da un bambino che urla nel carrello accanto. Quel livello, chiamato non a caso zona oro, è il più ambito dalle aziende, che spesso pagano extra per garantirsi uno spazio così strategico.
Così, se sei alla ricerca della pasta in offerta, finirai per dover accovacciarti come se stessi facendo yoga tra le corsie. Non è solo scomodo: è intenzionale.
La psicologia del consumatore
Se un prodotto è difficile da raggiungere, sei meno propenso ad acquistarlo. Questo effetto psicologico è ben noto nella GDO (Grande Distribuzione Organizzata): tutto ciò che richiede uno sforzo maggiore viene inconsciamente percepito come meno desiderabile.
Il risultato? Abbandoni il prodotto economico nascosto in fondo e ti rivolgi a quello più comodo da prendere. Comodo, certo. Ma anche più caro. In un solo colpo, il supermercato ha spinto il tuo acquisto verso l’alto – sia letteralmente che nel prezzo.
C’è poi il fattore “scorciatoia mentale”: il nostro cervello, quando è stanco o distratto, tende a scegliere la via più semplice. Se prendi il primo pacco di biscotti che vedi, stai solo facendo quello che milioni di altri consumatori fanno ogni giorno. E i supermercati lo sanno benissimo.
Anche i prodotti per bambini seguono questa logica (e puntano al livello occhi dei più piccoli)
Non ci hai mai fatto caso? I cereali con il dinosauro, le merendine supereroiche e gli snack colorati sono tutti posizionati all’altezza dello sguardo dei bambini. Un piccolo colpo di genio: mentre tu cerchi il latte in offerta in fondo allo scaffale, tuo figlio ha già afferrato le patatine con la confezione luminosa che “gliela devi assolutamente comprare”.
In questo modo, il marketing coinvolge tutta la famiglia, sfruttando perfino la pressione psicologica dei più piccoli per influenzare le tue scelte di spesa.
Uno strumento di marketing a tutti gli effetti
Ogni centimetro di scaffale è monetizzato, studiato, analizzato. La posizione dei prodotti segue una vera e propria gerarchia, dove chi paga di più ottiene la visibilità migliore. Le aziende competono per lo “spazio oro”, mentre i prodotti meno redditizi finiscono relegati in basso o in alto, dove difficilmente attirano l’attenzione.
In altre parole, gli scaffali non sono affatto neutrali. Sono strumenti pensati per condizionare le tue scelte, a partire da come cammini fino a dove guardi. Ecco perché, se vuoi davvero risparmiare, devi imparare a guardare in basso. E magari, a farti qualche squat tra le corsie.

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- https://www.telecinco.es/noticias/curioso/20240526/por-que-gente-compra-productos-fondo-supermercado-be5m_18_012440950.html
- https://okdiario.com/curiosidades/razon-que-supermercados-mejor-coger-paquetes-del-fondo-estanterias-8506920
- https://www.flooxernow.com/viral/que-hay-gente-que-compra-productos-que-estan-fondo-supermercado-asi-funciona-metodo-peps_20240429662f5fa2c0b95c0001d10913.html