I grandi personaggi della Storia che andavano male a scuola

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I grandi personaggi della Storia che andavano male a scuola

| 06/08/2023
Fonte: Facebook

Piero Angela, Napoleone, la regina Mariantonietta, Albert Einstein, Giuseppe Verdi e molti altri ebbero un rapporto difficile con lo studio

  • Molti personaggi storici, che nella vita si sono distinti per grandi imprese o invenzioni, hanno avuto un corso di studi travagliato
  • Piero Angela si annoiava a scuola ed era indisciplinato. Al quarto anno di liceo fu rimandato in cinque materie
  • La regina di Francia Maria Antonietta da giovane preferiva il gioco allo studio e arrivò all’età di 13 anni semianalfabeta
  • Albert Einstein non sopportava il rigore della scuola tedesca e contestava spesso i professori, tanto da essere espulso dal liceo a 15 anni
  • L’inventore Thomas Edison era ritenuto troppo stupido dagli insegnanti per poter apprendere qualcosa, mentre Giuseppe Verdi fu respinto dal Conservatorio di Parma poiché ritenuto privo di attitudine musicale

 

Andare male a scuola non significa che nella vita non si potranno comunque realizzare cose importanti. Lo dimostrano le pagelle di tanti personaggi storici che, nonostante i voti bassi o le bocciature, non si sono persi d’animo e in seguito si sono affermati per studi o scoperte che hanno contribuito al progresso dell’umanità. A rendere antipatico lo studio spesso ha contribuito un’attitudine sbagliata verso la scuola o i contrasti con i professori, poi superati con l’avanzare dell’età.

Piero Angela

Il noto divulgatore scientifico era uno studente che a scuola si annoiava parecchio. Angela frequentò il liceo classico D’Azeglio a Torino. Al penultimo anno fu rimandato in ben cinque materie: italiano, latino, matematica, fisica e scienze. L’anno dopo dovette sostenere gli esami di riparazione in tre materie. La passione per il jazz gli faceva fare tardi nei locali e la mattina si presentava spesso a scuola vestito da sera. Questo atteggiamento, insieme ad un’assenza ingiustificata con tutta la classe, gli portarono un 5 in condotta nel primo trimestre. In pagella aveva la media del 6 con un solo 9 in educazione fisica. Lo studente non proprio modello avrebbe avuto un futuro luminoso, promuovendo la cultura, l’arte e le scienze, scrivendo oltre quaranta libri e ricevendo per i suoi meriti ben dodici lauree honoris causa.

La regina Maria Antonietta

Durante la sua infanzia in Austria la futura regina di Francia fu affidata per l’istruzione alla timorosa contessa di Braindess che per compiacerla la faceva giocare molto e studiare poco. Maria Antonietta passò così poco tempo sui libri che a 13 anni era quasi analfabeta. La ragion di Stato la salvò dall’ignoranza e la riportò ai suoi doveri. Il re di Francia Luigi XVI inviò alla futura sposa l’abate di Vermont, che le fece studiare religione, lingue, letteratura, storia, galateo. L’uomo usava metodi giocosi per farle ricordare gli argomenti e fu preso in simpatia dalla principessa che studiava con impegno. Maria Antonietta si fidava talmente tanto dell’abate che, una volta alla corte di Francia, lo fece diventare una sua spia.

Albert Einstein

Einstein era dislessico ma aveva una mente geniale e sempre in fermento, che mal si adattava alle rigide regole della scuola tedesca. Contestava spesso i professori e a 15 anni fu espulso dal Luitpold Gymnasium, non potendo conseguire il diploma. Provò ad essere ammesso al Politecnico di Zurigo ma fu respinto: non aveva l’età minima richiesta, né il diploma, né la sufficienza alla prova sulle materie letterarie. Riprese gli studi terminando la scuola superiore e ottenendo così il diploma. Poté quindi ripresentarsi al Politecnico dove, ad appena 21 anni si laureò in matematica e fisica.

Thomas Edison

Edison a scuola era sempre distratto e con la testa tra le nuvole, tanto che gli insegnanti lo ritenevano troppo stupido per imparare qualcosa. Lasciò la scuola dopo pochi mesi e fu istruito a casa dalla mamma. Nonostante gli insuccessi scolastici, la sua preparazione personale fu tale che inventò la lampadina, il telegrafo, il fonografo e altre innovazioni che rivoluzionarono il XX secolo.

Premi Nobel, scrittori, musicisti, attori

Anche il premio Nobel per la Medicina Rita Levi Montalcini aveva problemi di rendimento scolastico. Alle scuole medie aveva brutti voti in matematica e fisica. Peter Higgs invece, premio Nobel per la Fisica, noto per aver ipotizzato negli anni ’60 la presenza del bosone che porta il suo nome, a scuola andava male in fisica.

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Il celebre autore Lev Tolstoj non riuscì mai a laurearsi in Giurisprudenza a causa della scarsa applicazione allo studio. Giuseppe Verdi non fu ammesso al Conservatorio di Parma (che oggi porta il suo nome) perché ritenuto privo di attitudine musicale. La poetessa Alda Merini fu bocciata in Italiano alla prova di ammissione al Liceo Manzoni di Milano, mentre Alberto Sordi fu respinto dall’Accademia dei Filodrammatici per via dell’accento romanesco che poi è diventato il suo elemento caratteristico di attore.

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