Le persone sanno quando stanno per morire? La risposta della scienza

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Le persone sanno quando stanno per morire? La risposta della scienza

| 14/07/2023
Fonte: Pixabay

Lo studio della New York University

  • I casi di persone che “tornano in vita” dopo un arresto cardiaco non sono affatto rari
  • Alcuni scienziati stanno cercando di capire se i loro ricordi di quei momenti sono veritieri
  • Se così fosse, significherebbe che nelle prime fasi della morte siamo ancora coscienti
  • A trovare una risposta a questa affascinante questione sarà un team di ricercatori della New York University
  • Gli esperti hanno intervistato numerosi pazienti, oltre che il personale medico-sanitario

 

Si tratta di uno dei quesiti esistenziali più affascinanti, a cui anche la scienza ha tentato di dare riposta: quando arriverà il momento, saremo consapevoli del fatto che stiamo per lasciare questo mondo? Il team di ricercatori della New York University si sta occupando di questa delicata tematica, esaminando i racconti di tutte le persone che, a seguito di un arresto cardiaco, sono “tornate a vivere”. Prima di capire quali sono gli affascinanti risvolti dello studio, è fondamentale chiarire cosa si intende per morte in ambito medico.

Sam Parnia, autore della ricerca, ha chiarito: “Tutto si basa sul momento in cui il cuore smette di battere. Una volta che accade, il sangue non circola più nel cervello, il che significa che la funzione del cervello si ferma quasi istantaneamente“. Cosa comporta tutto questo? In un arco di tempo compreso tra i 2 e i 10 secondi inizieremo a perdere riflessi e funzioni vitali. Infine, il monitor a cui siamo collegati non riuscirà più a rilevare le onde cerebrali.

Quando morte cerebrale e cardiaca non coincidono

A questo punto, inizia a verificarsi una reazione a catena che causa la morte di tutte le cellule del cervello. Non sempre, però, il processo è immediato: in alcuni casi può iniziare anche alcune ore dopo che il cuore si è fermato. Proprio per questa ragione, secondo lo scienziato gli esseri umani potrebbero sperimentare una qualche forma di coscienza subito dopo essere morti, nella fase in cui le cellule cerebrali potrebbero non avere ancora terminato la propria attività.

Non a caso, sono molte le testimonianze raccolte da medici e infermieri, di cui gli autori dello studio si sono serviti, che confermano questa ipotesi. Infatti, c’è chi ricorda perfettamente ciò che gli stava succedendo intorno, pur avendo subito un arresto cardiaco ed essendo stato dichiarato morto.

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Parnia ha dichiarato: “Hanno affermato di avere guardato medici e infermieri al lavoro, di capire le conversazioni e di ricordare oggetti“. Naturalmente, i ricordi dei pazienti sono stati verificati dal personale medico e infermieristico, per valutarne l’effettiva accuratezza. L’obiettivo dello studio, ancora in corso, è quello di comprendere lo stato di coscienza delle persone che hanno subito un arresto cardiaco, così da migliorare la qualità della rianimazione durante le operazioni di soccorso.

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