Le prime testimonianze di piercing risalgono a 10.000 anni fa [+FOTO]

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Le prime testimonianze di piercing risalgono a 10.000 anni fa [+FOTO]

| 29/03/2024
Fonte: Facebook

Un’ampia collezione di manufatti è stata trovata in un sito archeologico della Turchia

  • Nel sito neolitico di Boncuklu Tarla, in Turchia, è stata ritrovata una collezione di oggetti utilizzati come piercing
  • I piccoli manufatti a forma di dischi o chiodi sono stati trovati nelle tombe e collocati sulle orecchie o sulle mascelle dei defunti
  • Gli oggetti sono realizzati in pietra calcarea, selce, rame e ossidiana
  • I piercing risalgono ad un’epoca compresa tra il 10.000 e l’8.000 a.C. circa
  • Gli ornamenti erano presenti solo nelle tombe degli adulti e non in quelle dei bambini, sepolti invece con pendenti e perline

 

Scoperta una collezione di oggetti usati in passato come piercing. Il ritrovamento è avvenuto in un insediamento neolitico nel sud-est della Turchia. Il sito Boncuklu Tarla è rinomato per l’enorme quantità di reperti, circa 100.000, tornati alla luce dai primi scavi del 2012 ad oggi. In alcune tombe sono stati trovati piccoli oggetti simili a dischi o chiodi, appoggiati sopra o molto vicino alle orecchie e alle mascelle dei defunti.

I piercing alle orecchie e sulle labbra

«I manufatti offrono una testimonianza unica sull’uso degli ornamenti per la perforazione del corpo da parte degli abitanti delle prime comunità sedentarie», scrive l’archeologo Ergül Kodaş, dell’Università Mardin Artuklu, in un articolo pubblicato sulla scoperta.

Kodaş, insieme ad altri colleghi, ha esaminato le dimensioni e la forma degli oggetti trovati a Boncuklu Tarla, nonché la loro posizione nelle tombe rispetto ai resti umani e ai segni di usura sulle ossa.

Mentre alcuni degli ornamenti si erano chiaramente spostati dalla posizione originale, molto probabilmente a causa dei roditori, altri pezzi «erano rimasti collocati sulla superficie superiore o inferiore del cranio o sotto la mascella inferiore», riferiscono i ricercatori. Le mascelle di alcuni individui mostravano anche segni di usura sul lato anteriore, cosa che accade quando un piercing (labret) viene indossato nel labbro inferiore.

Le prime prove convincenti dell’uso di un labret nell’Asia sudoccidentale, prima di quest’ultima scoperta, risalgono al 6.000 a. C. circa. Altri manufatti trovati sparsi nell’Asia sudoccidentale sono stati dedotti come piercing in base alla loro forma, ma non sono stati trovati direttamente associati alle parti del corpo su cui andavano indossati.

In base a studi precedenti, sembra che la pratica dei piercing fosse nota già nel 6400 a.C. nell’attuale Iran e poi si diffuse in Mesopotamia. L’usanza apparve successivamente in altre società in tutta l’Africa e nell’America centrale e meridionale.

Una pratica riservata solo agli adulti

Gli archeologi hanno finora descritto 85 oggetti che sembrano essere piercing trovati nelle tombe di Boncuklu Tarla.  Erano realizzati con materiali come pietra calcarea, selce, rame e ossidiana, un vetro vulcanico. Questi oggetti sono presenti nelle tombe di sette maschi e nove femmine, tutti adulti, collocati sopra o vicino ai loro scheletri. Sulla base dello strato di sedimenti da cui sono stati scavati e della loro datazione al carbonio, cinque degli 85 oggetti risalgono a un periodo compreso tra il 10.000 e l’8.000 a.C. circa, rendendoli i primi esempi conosciuti di piercing.

Nessun bambino, tuttavia, aveva ornamenti per le orecchie o labret vicino alla testa. I piccoli venivano spesso sepolti con pendenti e perline, come in altre culture. I piercing erano «probabilmente qualcosa associato all’essere adulti. Si trattava forse di una sorta di status sociale riferito all’età o un ruolo particolare nella società», ha detto alla CNN l’archeologa Emma Baysal, dell’Università di Ankara in Turchia.

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Gli orecchini e i labret di varie lunghezze misuravano tutti almeno 7 millimetri di diametro, il che avrebbe richiesto perforazioni considerevoli dei lobi delle orecchie e del labbro inferiore.

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