Little Hands, il procione salvato dalla strada che dopo tre anni torna a trovare la sua benefattrice
- Una zoologa ha trovato un procione solo in mezzo alla strada
- L’animale appena nato rischiava di essere investito
- Ha deciso di portarlo alla madre Linda in modo che si prendesse cura di lui
- La donna in pensione lo ha accudito e cibato con il biberon ogni giorno
- Quando è diventato forte abbastanza il procione è stato lasciato libero nel suo habitat
- Da allora torna sempre a trovare la sua benefattrice per ricevere coccole e grattini
Si chiama Little Hands, un piccolo procione che tre anni fa è stato salvato dalla strada, quando aveva appena qualche settimana di vita. Ad accorgersi dell’animale, che rischiava di essere investito, Nikki Robinson, fotografa naturalista e zoologa, che ha sottratto il cucciolo ad un tragico destino. “Quando ho chiesto cosa avrei potuto fare con un procione appena nato e senza mamma, mi hanno risposto: ‘Lascialo stare e lascia che la natura faccia il suo corso o potresti portarlo dal veterinario e farlo abbattere’. Questo mi ha spezzato il cuore, non potevo permettere che accadesse”, ha spiegato Nikki, che lavora con il team di riabilitazione degli animali.
Nikki decise di portarlo a casa, ma non avendo molto tempo per occuparsene lo affidò alla madre in pensione Linda. La donna si è dedicata ogni giorno al piccolo procione, armata di biberon e tanta pazienza. “La prima volta che gli ha dato il biberon e lui l’ha guardata, mia mamma si è sciolta”, ha raccontato Nikki. “Era molto dolce con lui fin dall’inizio, ai procioni piace molto essere accarezzati. Così ha creato un legame con il piccolo, pur sapendo che prima o poi sarebbe tornato al suo habitat naturale”. E in effetti così è stato. Quando Little Hands era ormai forte e ben nutrito, a Nikki è stato consigliato di lasciarlo libero vicino casa.
A distanza di tre anni Little Hands torna dalla sua salvatrice per ricevere coccole e grattini
Sono passati tre anni da quanto Little Hands ha imparato a vivere da solo, ma da allora continua a tornare a casa di tanto in tanto per ricevere quegli abbracci che solo Linda sapeva dargli. “Mia madre ha un’amaca sul portico dove si siede per riposare. Il procione arriva e striscia letteralmente su quell’amaca, si siede e attende coccole e grattini sul fondo schiena e sotto il mento”.
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Dopo Little Hands, negli ultimi tre anni le due donne hanno accolto numerosi cuccioli di procione abbandonati. Questi continuano a tornare regolarmente. “Ogni giorno si siede fuori e aspetta, e anche quando sono più grandi vanno a trovarla e lei diventa felice, lo adora. In più, penso che anche i procioni la amino, è come una mamma”, ha raccontato Nikki riferendosi a Linda.
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