Qual è la differenza d’età ideale per una relazione felice?

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Qual è la differenza d’età ideale per una relazione felice?

| 27/12/2025
Fonte: Pexels

Perché lo scarto di età conta più di quanto si pensi, ma non sempre rovina le storie

  • La psicoterapeuta Eloise Skinner sostiene che la differenza d’età ideale in coppia non dovrebbe superare i tre anni
  • Studi indicano che coppie con un solo anno di scarto hanno solo il 3% di probabilità di separarsi
  • I coetanei vivono fasi di vita simili e gestiscono meglio aspetti come carriera, salute e finanze
  • Le coppie con ampio divario d’età sono meno resilienti davanti agli imprevisti e ai cambiamenti legati all’invecchiamento
  • Sincerità e comprensione restano le basi per far funzionare anche le relazioni con molta differenza d’età

 

Nel dibattito infinito su quale sia l’età giusta per innamorarsi, la psicoterapeuta Eloise Skinner ha portato un elemento concreto: la calcolatrice. Intervistata da Metro, sostiene che lo scarto ideale tra partner non dovrebbe superare i tre anni, soglia oltre la quale le probabilità di mantenere la relazione solida iniziano a vacillare. Non si tratta di romanticismo, ma di statistiche: le coppie con un solo anno di differenza registrano appena il 3% di rischio di separazione, un dato che sembra quasi un messaggio pubblicitario dell’amore stabile.

Il motivo? Le coppie coetanee condividono la stessa fase di vita e la stessa tabella di marcia. Quando si parla di carriera, salute, finanze o anche solo di chi è più stanco la sera, la sintonia viene naturale. Un allineamento che rende le giornate più scorrevoli e le decisioni importanti meno simili a un negoziato internazionale.

Il divario d’età e le sue piccole trappole

Secondo Skinner, un grande distacco anagrafico non rende la relazione impossibile, ma più fragile davanti agli imprevisti. Le coppie con molti anni di differenza risultano spesso meno resilienti quando la vita alza la voce: cambiamenti, crisi personali, responsabilità familiari e salute possono pesare di più se affrontati da due persone che vivono fasi evolutive distanti.

Il problema non sono i numeri in sé, sottolinea la psicoterapeuta, ma ciò che rappresentano: distanza nelle esperienze, prospettive che non combaciano, maturità che procede a ritmi diversi. Con l’invecchiamento, poi, alcune questioni diventano più delicate, soprattutto quelle legate a famiglia e finanze, due terreni dove la differenza d’età può far emergere divergenze poco trascurabili.

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Quando l’amore supera la matematica

Nonostante tutto, Skinner non parla di veto anagrafico. Anzi, riconosce che molte coppie con ampio scarto vivono relazioni felici. Il vero collante è un altro: sincerità e comprensione reciproca. Capire davvero perché si vuole stare insieme permette di affrontare con lucidità gli ostacoli che, inevitabilmente, si presenteranno. In fondo i numeri suggeriscono, ma sono le persone a decidere se ascoltarli o meno.

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