Pisolino rinvigorente: tutte le condizioni da rispettare per non sentirsi peggio al risveglio
- Non sempre il sonnellino pomeridiano è davvero energizzante
- Se non vengono rispettate determinate condizioni, infatti, c’è il rischio di sortire l’effetto opposto
- Il riposino non dovrebbe essere né troppo breve, né troppo lungo
- Attenzione anche alla fascia oraria in cui lo effettuate
- Se siete neo-genitori e avete del sonno arretrato, c’è una tecnica infallibile anche per voi
Alzi la mano chi, almeno una volta nella vita, si è candidamente assopito in un pisolino ristoratore, per poi svegliarsi ancora più stanco e distrutto di prima. Se è capitato anche a voi, consolatevi: non solo siete in ottima compagnia, ma c’è anche una spiegazione alla base di questo fenomeno. Probabilmente, avete semplicemente cannato la durata del vostro sonnellino.
Secondo la scienza, infatti, affinché il riposino ideale sia davvero energizzante, dovrebbe rispettare due condizioni: l’orario in cui ci addormentiamo e la durata. In primo luogo, per non condizionare il riposo nottturno, il sonnellino dovrebbe essere effettuato entro le 15. Inoltre, non dovrebbe durare né troppo, né troppo poco. Infatti, la sua durata perfetta è compresa tra i 10 e i 20 minuti. in questo intervallo, c’è tutto il tempo di potenziare le nostre prestazioni cognitive grazie al sonno, implementando la memoria, la concentrazione e la vigilanza. Un lasso di tempo inferiore ai 5 minuti, al contrario, non sarebbe sufficiente per ricaricarci.
Cosa succede se il riposino pomeridiano dura più di 20 minuti?
Vi state chiedendo cosa succederebbe al nostro corpo se dormissimo più di 20 minuti? Se il pisolino superasse la mezz’ora, gli effetti potrebbero essere addirittura controproducenti, rendendoci più stanchi e meno lucidi. Se avete veramente bisogno di staccare e sentite che 20 minuti non sono sufficienti, dovreste riposare per almeno un’ora.
In questo intervallo di tempo, avrete modo di entrare nel sonno profondo. È l’interruzione di questa fase del ciclo del sonno, infatti, che provoca la spiacevole sensazione di spossatezza e mancanza di energia. Sappiate, però, che risvegliarsi dopo una dormita pomeridiana di un’ora richiede un processo decisamente più lento.
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Infine, se dovete recuperare del sonno arretrato, preparatevi a effettuare due sessioni di riposo: la prima dovrebbe durare 90 minuti e la seconda 30. Gli esperti consigliano di dividere il sonno in due fasi, anziché dormire per 120 minuti di fila, così da svegliarsi prontamente rinvigoriti, attivi ed efficienti. Questa, naturalmente, è la soluzione perfetta per i neo-genitori che hanno bisogno di riprendersi dalle nottate in bianco a causa del pianto dei propri bambini.
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