Mauro descrive la ragazza come una persona cresciuta in un ambiente molto protetto, dove i genitori non le hanno mai fatto mancare nulla. Una “principessina”, come la definisce lui, abituata a ottenere sempre ciò che desiderava, senza particolari ostacoli. Questo, secondo il nostro follower, avrebbe contribuito a renderla poco preparata ad affrontare le difficoltà del mondo reale, in particolare quelle legate all’ingresso nel mondo del lavoro.
Racconta che, al primo segnale di fatica o insicurezza, la ragazza si è mostrata abbattuta, impaurita e demoralizzata. Tuttavia, il nostro amico sottolinea come non si tratti di un contesto lavorativo difficile o precario: anzi, lei lavora nel campo per cui ha studiato, in un ambiente che – a suo dire – è molto più favorevole rispetto alla realtà che vivono tante altre persone in Italia.




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