Scoperto nel deserto del Sinai un rifugio reale di 3500 anni fa

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Scoperto nel deserto del Sinai un rifugio reale di 3500 anni fa

| 25/05/2024

L’edificio era utilizzato dal faraone Thutmose III e dalle truppe egizie come punto di sosta e ristoro durante le campagne militari

  • Nel deserto settentrionale del Sinai, in Egitto, gli archeologi hanno trovato i resti di un edificio risalente a 3500 anni fa
  • La struttura fu probabilmente costruita per ospitare le forze militari e forse anche i reali, durante il regno di Thutmose III
  • Si ritiene che Thutmose il Grande fu uno dei più valorosi comandanti militari della storia
  • Il palazzo si trovava in un punto strategicamente importante nelle rotte che attraversavano il deserto
  • Il ritrovamento di sepolture indica che il sito fu successivamente utilizzato come necropoli

 

Nel deserto settentrionale del Sinai, in Egitto, gli archeologi hanno trovato un rifugio utilizzato dai faraoni e dalle truppe nelle campagne militari.

Il regno di Thutmose il Grande

Il sito risale a 3500 anni fa e la struttura era stata costruita con mattoni di fango. Si pensa che sia stato uno dei palazzi reali situati vicino alla porta orientale dell’Egitto, probabilmente costruito per ospitare i soldati e forse anche i reali, durante il regno di Thutmose III (1479-1425 a.C.).

Thutmose il Grande fu uno dei più valorosi comandanti militari della storia e rafforzò il potere dell’Egitto attraverso una serie di campagne militari di successo. Le truppe raggiungevano il Mediterraneo orientale percorrendo una delle rotte che attraversavano il deserto.

Un’area di ristoro per il re e le truppe

Il palazzo era stato costruito in un punto strategicamente importante. Nel sito archeologico sono stati trovati anche frammenti di ceramica dell’epoca. La pianta dell’edificio è composta da due saloni rettangolari consecutivi, oltre a diversi ambienti comunicanti. Dall’ingresso principale, posto sul lato nord, si accede al primo salone, fiancheggiato da tre colonne in pietra calcarea.

Secondo il professor Ramadan Helmy, direttore dell’area archeologica del Nord Sinai e capo della missione, la datazione dell’edificio è stata determinata dall’analisi stratigrafica, dai frammenti di ceramica scoperti nelle vicinanze e dalla scoperta di due iscrizioni che portano il nome Thutmose III. La scarsità dei reperti rinvenuti indica che nella zona non c’era una produzione di manufatti e che la struttura non fosse di uso quotidiano ma che fosse abitata solo saltuariamente.

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Gli scavi archeologici hanno portato alla luce anche una serie di sepolture, indicando che l’area fu utilizzata come necropoli durante periodi successivi della storia dell’antico Egitto.

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