Compagnia ricolloca una bimba di 13 mesi su un volo diverso dai genitori

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Compagnia ricolloca una bimba di 13 mesi su un volo diverso dai genitori

| 22/07/2023
Fonte: Pexels

Una svista impensabile da parte di Qantas Airlines

  • Stephanie e Andrew Braham sono rimasti sconvolti quando hanno saputo cosa aveva fatto la compagnia aerea Qantas
  • Senza comunicare loro nulla, aveva infatti riprogrammato la figlia di 13 mesi su un altro volo diverso dal loro
  • A quel punto hanno trascorso 20 ore in attesa al telefono, con oltre 55 telefonate prima che la compagnia aerea accettasse di prenotare un nuovo volo tutti insieme per tornare a casa
  • La situazione però non si è comunque risolta positivamente
  • Il volo successivo, infatti, era previsto ben 12 giorni dopo quello precedente
  • Ciò ha costretto la famiglia australiana a rimanere bloccata a Roma a lungo

 

Una coppia è rimasta scioccata quando ha saputo che una compagnia aerea aveva riprogrammato la figlia di 13 mesi su un altro volo diverso dal loro. Stephanie e Andrew Braham hanno trascorso 20 ore in attesa, cercando di risolvere la questione dopo che la Qantas ha deciso di mettere la loro bambina su un volo completamente separato. La coppia sostiene di essere stata messa in attesa in 55 diverse chiamate ai centri di assistenza Qantas, senza alcun risultato.

Dopo un giorno intero, i due hanno raggiunto un accordo con la compagnia aerea per spostare la famiglia sullo stesso volo, 12 giorni dopo la partenza iniziale. E così la famiglia australiana si è ritrovata costretta a rimanere altre due settimane nel suo alloggio a Roma. La mamma ha raccontato: “Hanno sostenuto di non aver fatto nulla di male perché le avevano prenotato un biglietto. Inizialmente hanno negato ogni responsabilità. Abbiamo trascorso 20 ore, 47 minuti e 13 secondi al telefono con Qantas nell’arco di 24 ore e oltre 55 telefonate distinte prima che finalmente accettassero di prenotarci un nuovo volo per tornare a casa”.

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Le scuse della compagnia aerea nei confronti della famiglia

Il padre ha invece aggiunto: “Siamo furiosi. Io dovrei essere a casa. Se tutto va bene, invece, saremo a casa tra 13 giorni. Non credo che ci sentiremo veramente sicuri fino a quando non saliremo su quell’aereo e decolleremo”. In una dichiarazione rilasciata al Daily Mail Australia, la Qantas ha affermato di essersi “sinceramente scusata” con la famiglia e che per un “errore amministrativo di back-end” tra la compagnia aerea e il partner KLM il bambino è stato automaticamente spostato su un altro volo. “Stiamo contattando la famiglia per fornirle supporto e provvederemo al rimborso dell’alloggio” ha assicurato un portavoce di Qantas.

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