Risolto il cold case più antico del mondo grazie a un manoscritto

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Risolto il cold case più antico del mondo grazie a un manoscritto

| 21/09/2025
Fonte: Pexels

Ela Fitzpayne, la nobildonna che trasformò la vendetta in un cold case medievale

  • Ela Fitzpayne, nobildonna inglese del XIV secolo, fu punita dalla Chiesa per relazioni illecite
  • Il prete John Forde denunciò Ela, tradendo il suo ruolo di complice
  • Il 3 maggio 1337 Forde fu assassinato in pubblico a Londra da uomini legati alla famiglia Fitzpayne
  • L’esecuzione servì come messaggio di potere e intimidazione alla città
  • Ela non fu mai punita e mantenne il controllo delle terre del marito

 

Il XIV secolo inglese non era esattamente il posto ideale per ribellarsi alle regole sociali, eppure Ela Fitzpayne ci riuscì alla grande. Punita dalla Chiesa per relazioni illecite con cavalieri, uomini sposati e persino preti, fu costretta a penitenze pubbliche umilianti. Camminate a piedi nudi lungo la navata della cattedrale di Salisbury con una candela di quasi due chili non sono esattamente il modo migliore per godersi la vita da nobildonna. Ela, però, decise di non piegarsi.

Rifugiatasi a Rotherhithe e scomunicata, giurò vendetta. La sua determinazione e astuzia la portarono a orchestrare un piano che ancora oggi lascia a bocca aperta gli storici: la morte di John Forde, il prete che aveva tradito la sua fiducia denunciandola al clero.

L’assassinio pubblico di John Forde

Il 3 maggio 1337, Forde fu colpito in pieno giorno a Cheapside, una delle vie più trafficate di Londra medievale. Il gruppo di aggressori era guidato da Hugh Lovell, fratello di Ela, e comprendeva ex servitori della famiglia Fitzpayne. Con pugnali e coltelli, il prete fu sgozzato davanti a una folla di testimoni increduli, dimostrando che l’omicidio non era solo vendetta personale, ma anche un chiaro messaggio di potere e intimidazione.

Il contesto urbano di Westcheap, tra mercati, botteghe e taverne, contribuì a rendere l’evento ancora più spettacolare. La legge del tempo non punì i mandanti grazie allo status sociale della famiglia, mentre solo uno degli assassini fu arrestato cinque anni dopo.

Ela Fitzpayne, ribelle e stratega

Ela Fitzpayne non era una donna da sottovalutare. Oltre a ribellarsi alla Chiesa e organizzare omicidi, aveva partecipato ad assalti a priorati insieme al marito e a Forde stesso. Questi episodi mostrano una figura capace di pianificazione, astuzia e una certa inclinazione alla spettacolarità: le punizioni e i delitti dovevano essere visti, commentati e ricordati.

Il cold case medievale, oggi riaperto dagli storici di Cambridge grazie al progetto Medieval Murder Maps, rivela come una nobildonna potesse combinare amore, potere e vendetta in un’epoca dominata da uomini e dogmi. Ela rimase impunita, mantenendo terre e influenza fino alla morte del marito nel 1354, dimostrando che certe vendette sanno resistere al tempo.

Storia, sangue e memoria

L’indagine storica su Ela Fitzpayne è un esempio di come i dettagli dimenticati possano emergere secoli dopo. La combinazione di documenti ecclesiastici, coroner’s rolls e testimonianze dell’epoca ha permesso di svelare dinamiche di potere, tradimenti e punizioni medievali con precisione sorprendente.

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Oggi, la storia di Ela Fitzpayne serve non solo a comprendere meglio il Medioevo inglese, ma anche a ricordare che la vendetta, se pianificata con cura, può diventare immortale, entrando a pieno titolo nei cold case più antichi del mondo.

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