Salta il lavoro per 6 anni stando a casa pagato: scoperto quando viene premiato per i 20 anni di servizio

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Salta il lavoro per 6 anni stando a casa pagato: scoperto quando viene premiato per i 20 anni di servizio

| 08/08/2025
Fonte: YouTube

Sei anni di ferie pagate? La storia incredibile del dipendente fantasma a Cadice

  • Un dipendente pubblico spagnolo è stato pagato per sei anni senza andare al lavoro
  • La sua assenza è passata inosservata a causa di una confusione burocratica tra dipartimenti
  • La situazione è stata scoperta quando gli è stato assegnato un premio per i vent’anni di servizio
  • García ha ricevuto una multa di 28.000 euro per assenza intenzionale
  • Il caso evidenzia gravi problemi nei controlli e nella gestione della pubblica amministrazione

 

Immagina di ricevere uno stipendio regolare per sei anni senza mai mettere piede in ufficio. Sembra un film, ma è la realtà di Joaquín García, un quarantanovenne ingegnere spagnolo assunto nel 1990 come supervisore in un impianto di trattamento delle acque a Cadice. Per un errore amministrativo tra due dipartimenti, nessuno ha mai controllato la sua presenza, permettendogli di incassare 38.000 euro all’anno senza svolgere il minimo compito.

La scoperta arriva nel 2010, quando il Comune di Cadice decide di premiarlo per i suoi vent’anni di servizio. È qui che il vicesindaco Jorge Blas Fernández si accorge che nessuno vede García da anni e che nessuno ha idea di dove sia. L’uomo, invece, passava il tempo libero dedicandosi allo studio della filosofia, guardando la televisione o semplicemente godendosi la vita lontano dall’ufficio.

Dipendente pubblico assente da anni e pagato senza controlli

Il caso di García è emblematico della inefficienza dei controlli nella pubblica amministrazione. Il dipartimento dell’acqua pensava che il controllo spettasse a un altro ufficio e viceversa, creando un vuoto amministrativo che ha permesso a García di lavorare “a chiamata”, o almeno così lui ha sostenuto, senza mai essere realmente chiamato.

Alla fine, quando la situazione è venuta alla luce, il tribunale gli ha inflitto una multa di circa 28.000 euro per assenza intenzionale. Una cifra che, pur significativa, rappresenta meno di un anno del suo stipendio netto, mettendo in evidenza la lieve severità delle sanzioni in casi di questo tipo.

Nonostante le spiegazioni poco chiare di García e la difesa basata su un presunto mobbing, la verità sembra piuttosto quella di un dipendente che ha approfittato di un sistema disorganizzato per evitare il lavoro mantenendo però un salario pieno.

Quando il sistema non funziona: assenteismo e controllo nella pubblica amministrazione

Questa vicenda solleva una questione importante: quanto è efficace il sistema di controllo nelle amministrazioni pubbliche? La storia di García dimostra che una cattiva comunicazione interna tra uffici può portare a situazioni grottesche come quella di un dipendente assente da anni ma regolarmente pagato.

In Italia, come in Spagna, il fenomeno dell’assenteismo è spesso al centro di polemiche legate alla trasparenza e alla correttezza nel settore pubblico. Il caso di Cadice, però, è particolare proprio per l’assurdità della situazione e per la durata prolungata dell’inganno non intenzionale.

Il caso di Joaquín García: una storia di assenteismo e disorganizzazione burocratica

La vicenda di Joaquín García non è solo una storia di assenteismo, ma anche un esempio di come la burocrazia possa incepparsi creando falle inaspettate. Non è un invito a evitare il lavoro, ma un campanello d’allarme sull’importanza di una gestione più rigorosa e coordinata degli uffici pubblici.

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Il messaggio finale è chiaro: un sistema efficiente richiede controlli attenti, altrimenti può accadere che qualcuno venga pagato per anni senza effettivamente lavorare. Non è una storia da prendere troppo alla leggera, ma sicuramente fa riflettere sulle storture della burocrazia.

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