Scienziati simulano 100.000 futuri diversi: quale vivremo dipende da noi

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Scienziati simulano 100.000 futuri diversi: quale vivremo dipende da noi

| 27/03/2024
Fonte: YouTube

Un team di scienziati ha simulato oltre 100.000 futuri diversi

  • Frances Moore dell’Università della California, Davis e colleghi degli Stati Uniti hanno usato simulazioni al computer per prevedere il futuro
  • Hanno estrapolato oltre 100.000 futuri destini del nostro Pianeta
  • Per farlo, Moore e il suo team hanno cercato di includere i fattori sociali, economici e politici che influenzeranno il cambiamento climatico
  • I risultati che hanno trovato sono stati suddivisi in cinque grandi gruppi
  • “Stiamo cercando di capire cosa c’è in questi sistemi socio-politici-tecnici fondamentali per determinare le emissioni”, ha spiegato Moore

 

La maggior parte di noi ha almeno un momento nella vita in cui vorrebbe aver fatto una scelta diversa. È facile riconoscere ciò che è andato storto con il senno di poi, ma i fattori chiave che avrebbero potuto fare la differenza in quel momento sono spesso facilmente dimenticati mentre li viviamo. Capire questi punti cardine diventa ancora più difficile per sistemi complessi su scala globale. La modellazione predittiva, tuttavia, è l’unica cosa che può farci avvicinare lontanamente all’individuazione di quei fattori importanti prima che ci sfuggano.

A tal fine, la ricercatrice di politica ambientale Frances Moore dell’Università della California, Davis e colleghi degli Stati Uniti hanno usato simulazioni al computer per prevedere e analizzare 100.000 futuri cambiamenti climatici. “Eseguendo gli scenari più e più volte, mentre si modificano diversi fattori, possiamo iniziare a capire i potenziali perni attorno ai quali ruotano i nostri destini collettivi”, ha dichiarato Moore.

“Con gli impegni globali ancora lontani dall’accordo di Parigi e le emissioni di anidride carbonica pianificate per far saltare rapidamente il nostro budget di carbonio rimanente, trovare questi punti di riferimento è più importante che mai”, ha aggiunto.

Un mix di fattori

La maggior parte della modellazione del clima fino ad oggi si è concentrata sugli aspetti tecnici del problema: il clima stesso, o le tecnologie di mitigazione. Moore e il suo team hanno cercato in molte discipline diverse di includere i fattori sociali, economici e politici che influenzeranno i nostri tassi di emissione, per alimentare le loro simulazioni al computer dei livelli di riscaldamento entro il 2100.

Piccoli cambiamenti in alcune variabili, come la reattività del sistema politico o il livello di sostegno pubblico per la politica climatica, possono talvolta innescare una cascata di feedback in grado di provocare un punto critico e cambiare drasticamente la traiettoria delle emissioni nel corso del secolo. Stiamo cercando di capire cosa c’è in questi sistemi socio-politici-tecnici fondamentali per determinare le emissioni”, ha spiegato Moore.

I risultati dello studio

I risultati che hanno trovato sono stati suddivisi in cinque grandi gruppi, con un riscaldamento nel 2100 che varia tra 1,8 e 3,6 gradi Celsius sopra la media 1880-1910. Tuttavia, hanno trovato la più alta probabilità di riscaldamento tra 2 e 3 gradi Celsius alla fine del secolo. Questo è significativamente inferiore ai 3,9 gradi Celsius che il Pianeta avrebbe raggiunto se gli umani avessero bruciato combustibili fossili come al solito.

Secondo il Guardian, una temperatura di 3,9 gradi renderebbe inabitabili ampie fasce dell’Africa centrale e spingerebbe il deserto del Sahara più in alto, nell’Europa meridionale e centrale. Mentre questo è lo scenario peggiore, anche il futuro più probabile di due o tre gradi non sembra molto eccitante.

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A queste temperature, gli esperti avvertono che gran parte delle coste che conosciamo oggi non ci saranno più, inghiottite dall’aumento del livello del mare. Un tale aumento sarà particolarmente devastante per le nazioni insulari come le Maldive.

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