Anche gli scimpanzé fanno l’aperitivo: filmati mentre si ubriacavano in compagnia

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Anche gli scimpanzé fanno l’aperitivo: filmati mentre si ubriacavano in compagnia

| 14/06/2025
Fonte: Pexels

Scimmie ubriache? Gli scimpanzè condividono frutta fermentata

  • Per la prima volta, scimpanzé selvatici sono stati filmati mentre mangiano frutta fermentata
  • Le riprese sono avvenute nel Parco Nazionale di Cantanhez, in Guinea-Bissau
  • La frutta analizzata conteneva alcol in basse percentuali (fino a 0,61% ABV)
  • I comportamenti di condivisione della frutta suggeriscono benefici sociali simili a quelli umani
  • Il consumo di frutta alcolica potrebbe avere radici evolutive comuni tra uomo e scimpanzé

 

A quanto pare, i nostri parenti più prossimi nel regno animale hanno sviluppato una curiosa abitudine: condividere frutta fermentata contenente alcol. Una ricerca guidata dall’Università di Exeter ha documentato per la prima volta scimpanzé selvatici intenti a spartirsi pane africano fermentato nel Parco Nazionale di Cantanhez, in Guinea-Bissau.

Le immagini raccolte grazie a telecamere attivate dal movimento mostrano il comportamento sociale degli scimpanzé, che, con grande naturalezza, si passano tra loro questi frutti dall’aroma “spiritoso”. L’analisi dei campioni ha confermato la presenza di etanolo, con una gradazione fino a 0,61% ABV. Nulla che possa far perdere l’equilibrio, ma abbastanza da sollevare interrogativi su quanto sia frequente il fenomeno nella dieta quotidiana di questi animali.

Il legame tra alcol e socialità negli scimpanzé selvatici

Secondo i ricercatori, circa il 60-85% dell’alimentazione degli scimpanzé è a base di frutta. Considerando la possibilità che altre varietà contengano tracce di alcol, il consumo cumulativo potrebbe non essere affatto trascurabile. Ma il punto centrale dello studio è un altro: la condivisione. Gli scimpanzé non sono noti per dividere spontaneamente il cibo, quindi il fatto che lo facciano con la frutta fermentata potrebbe indicare un valore sociale particolare.

Gli studiosi suggeriscono che questo comportamento potrebbe avere analogie con le abitudini umane legate al “brindare insieme” o ai banchetti. Tradizioni che, oltre a rallegrare, rafforzano i legami tra individui. Se gli scimpanzé mostrano dinamiche simili, significa forse che l’origine dell’abitudine al consumo condiviso di alcol risale a molto prima della comparsa del vino in anfora.

Alcol e adattamento: una questione di evoluzione

Una delle ipotesi più intriganti emerse riguarda l’adattamento genetico al metabolismo dell’etanolo. Studi recenti suggeriscono che gli antenati comuni di scimmie africane e umani avessero sviluppato una mutazione per metabolizzare meglio l’alcol. In questo senso, la scelta di frutti leggermente fermentati potrebbe non essere casuale, ma parte di una strategia alimentare antica.

Non si parla certo di scimmie ubriache che fanno baldoria nella foresta, ma il fatto che tollerino piccole quantità di alcol potrebbe essere una traccia importante nella storia evolutiva della dieta primate. E se condividere frutta fermentata serve a rafforzare i legami sociali, allora possiamo davvero dire che la “festa” è iniziata milioni di anni fa.

Lo “spirito” delle origini: feasting tra rami e radici

Secondo i ricercatori, quella osservata potrebbe essere una forma primitiva di “feasting”, ossia la condivisione rituale del cibo con una componente sociale forte. Il fatto che questo riguardi proprio un alimento contenente alcol rende il parallelismo con la cultura umana ancora più affascinante.

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Condividere un frutto non è solo una questione di generosità, ma un atto con valore simbolico. Lo studio non afferma che gli scimpanzé bevano per rilassarsi dopo una giornata intensa, ma apre un ventaglio di ipotesi su quanto le radici delle nostre abitudini sociali siano profonde. A quanto pare, la prossima volta che brindiamo a tavola, potremmo dover ringraziare anche qualche scimmia africana dei tempi antichi.

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