Scopre di avere la lama di un coltello nel petto: era lì da 8 anni

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Scopre di avere la lama di un coltello nel petto: era lì da 8 anni

| 24/10/2025
Fonte: Pexels

Coltello nascosto nel petto per 8 anni: l’incredibile scoperta in Tanzania

  • Un uomo tanzaniano si è presentato in ospedale per dolore e pus al capezzolo destro
  • Dopo accertamenti radiologici, i medici hanno scoperto un coltello conficcato nel torace da 8 anni
  • Il corpo dell’uomo aveva miracolosamente evitato organi vitali e complicazioni gravi
  • L’accumulo di tessuto morto e pus era la conseguenza della presenza prolungata del coltello
  • L’estrazione chirurgica è andata a buon fine e il paziente si è ripreso senza ulteriori problemi

 

Un uomo di 44 anni si è presentato al Muhimbili National Hospital in Tanzania lamentando dolore e pus dal capezzolo destro. La storia clinica inizialmente non sembrava preoccupante: nessun dolore toracico, nessuna difficoltà respiratoria, nessuna febbre. Tuttavia, un episodio di violenza avvenuto otto anni prima riemerge nella memoria del paziente, quando era rimasto ferito con tagli su volto, schiena, torace e addome.

I medici hanno deciso di approfondire con una radiografia del torace, scoprendo un oggetto metallico di grandi dimensioni conficcato nel torace. La diagnosi ha lasciato lo staff sbalordito: un coltello rimasto nel corpo per otto anni senza provocare sintomi gravi, salvo l’infezione locale al capezzolo.

Miracolo anatomico: il coltello nel petto non aveva leso organi vitali

Il coltello era entrato attraverso la scapola destra, evitando miracolosamente organi vitali come polmoni e cuore. Secondo i medici, l’assenza di dolore nei mesi e anni successivi era dovuta alla stabilità del corpo e alla capacità di isolare l’oggetto tramite tessuto fibroso e cicatrizzazione. La produzione di pus era causata dal tessuto necrotico accumulatosi attorno al coltello, una reazione tardiva e localizzata dell’organismo.

I dettagli clinici del caso sono stati pubblicati sulla National Library of Medicine, sottolineando quanto rare siano queste situazioni e quanto il corpo umano possa adattarsi a circostanze straordinarie senza segni immediati di sofferenza.

L’intervento chirurgico e il recupero

L’estrazione del coltello è stata effettuata con chirurgia delicata, rimuovendo anche il tessuto morto e il pus. Il paziente ha trascorso 24 ore in terapia intensiva e poi 10 giorni in reparto generale. La ripresa è stata completa e i successivi controlli non hanno evidenziato complicazioni. L’episodio sottolinea l’importanza di una diagnosi accurata anche in casi apparentemente banali. Il dolore o i sintomi minimi possono nascondere situazioni cliniche complesse, e la radiografia rimane uno strumento fondamentale per scoprire oggetti estranei o traumi passati.

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Se da un lato la vicenda sembra uscita da un film d’avventura, dall’altro evidenzia la resilienza umana. Vivere otto anni con un coltello nel torace senza problemi gravi è quasi da Guinness dei primati. La storia del paziente tanzaniano ricorda che la medicina moderna, combinata con attenta osservazione e diagnostica per immagini, può svelare misteri che sfidano la logica comune e lasciare i medici tanto increduli quanto il pubblico.

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