Si perdono seguendo Google Maps, camminano per 60 km a piedi nella foresta

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Si perdono seguendo Google Maps, camminano per 60 km a piedi nella foresta

| 14/03/2024
Fonte: Pexels

Due turisti tedeschi in Australia sono rimasti bloccati con l’auto e si sono avventurati a piedi in una regione disabitata

  • Philipp Maier e Marcel Schoene erano partiti in auto da Cairns, in Australia, per andare a Bamaga
  • Non conoscendo il tragitto si sono affidati a Google Maps
  • Il navigatore li ha portati nel Parco Nazionale Oyala Thumotang dove hanno imboccato una strada sterrata
  • L’auto è rimasta bloccata nel terreno e i due turisti sono rimasti isolati in una zona senza linee telefoniche
  • Maier e Schoene hanno camminato a piedi sotto la pioggia, trovato ripari di fortuna e avuto un incontro ravvicinato con un coccodrillo

 

Affidarsi a Google Maps quando non si conosce la strada non sempre è una garanzia per arrivare a destinazione. Lo hanno sperimentato in prima persona due turisti tedeschi in Australia che si sono persi seguendo il navigatore e hanno camminato a piedi per 60 chilometri.

L’auto rimane bloccata

Philipp Maier e Marcel Schoene erano partiti in auto da Cairns per andare a Bamaga. Non conoscendo il tragitto si sono affidati a Google Maps che li ha portati verso Coen e il Queensland Parks and Wildlife Service (QPWS). I due turisti sono entrati nel Parco Nazionale Oyala Thumotang, imboccando una strada sterrata. Ad un certo punto l’auto si è impantanata e i due sono rimasti bloccati in una zona non coperta dalle linee telefoniche. Per qualche giorno si sono accampati con un riparo di fortuna, nella speranza che passasse qualcuno, poi hanno deciso di raggiungere a piedi il fiume Archer e successivamente la città di Coen.

Arrivati al fiume hanno realizzato che era impossibile attraversarlo per via dell’acqua troppo alta. Hanno provato ad usare un tronco caduto ma non sono riusciti a passare sull’altra sponda. Come se non bastasse ha cominciato a piovere, e la situazione si è ulteriormente complicata. Maier e Schoene hanno camminato per ore sotto la pioggia e lungo il sentiero hanno anche avuto incontri ravvicinati con un coccodrillo, un serpente, un maiale selvatico e molti ragni.

L’avventura a lieto fine

Per giorni hanno costeggiato il fiume e utilizzato un drone per vedere dall’alto se nei paraggi ci fossero strade o centri abitati. I due si spostavano portandosi sulle spalle zaini del peso di 12 chili e hanno camminato fino a quando sono riusciti ad arrivare ad un centro abitato.

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Hanno quindi chiesto l’aiuto del ranger responsabile Roger James e di un meccanico locale per andare a recuperare l’auto. «I turisti hanno affrontato a piedi un percorso difficile» ha dichiarato James «e sebbene avessero con sé le provviste e si sono attrezzati con dei ripari per dormire, sono stati molto fortunati. Se non fossero stati in forma, preparati e motivati, la storia si sarebbe potuta concludere tragicamente».

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