Come smascherare un bugiardo: ce lo spiega la Scienza

Commenti Memorabili CM

Come smascherare un bugiardo: ce lo spiega la Scienza

| 24/06/2023
Fonte: Facebook

Sbugiardare chi ci mente potrebbe essere più facile di quanto si possa pensare

  • Un team di ricerca dell’Università di Portsmouth, nel Regno Unito, ha trovato un modo per smascherare i mentitori
  • Chi prolifera spesso bugie può essere considerato un soggetto affetto da mitomania
  • Tale patologia porta l’essere umano a manipolare la verità e a mentire in modo patologico e continuato
  • Un metodo per sbugiardare chi ci mente è conferirgli un compito secondario
  • In questo modo l’individuo sposterà la sua attenzione sulla seconda mansione, facendo “crollare” la bugia

 

Vuoi capire se qualcuno ti sta mentendo? Cerca di distrarlo! È ciò che è emerso da un recente studio scientifico condotto da un team di esperti dell’Università di Portsmouth, Regno Unito.

Sembra infatti che lo sforzo cognitivo aggiuntivo richiesto per costruire una bugia non basti all’individuo per reggere la menzogna se è poi impegnato in un’altra mansione.

Ci sono però alcuni avvertimenti: ad esempio, il compito secondario deve essere considerato importante dalla persona che mente. Se non lo sarà, il soggetto continuerà a dare priorità alla bugia.

La nostra ricerca ha dimostrato che verità e bugie possono suonare ugualmente plausibili fintanto che ai bugiardi venga data una buona opportunità per pensare ad altro“, ha affermato lo psicologo Aldert Vrij, co-autore dello studio in questione. “Quando l’opportunità di pensare diminuisce, le verità spesso suonano più plausibili delle bugie“.

Come individuare un bugiardo: l’esperimento

L’equipe ha effettuato un accurato esperimento per testare la veridicità della tesi. Gli studiosi hanno preso ben 164 volontari (divisi in due gruppi) ai quali hanno chiesto di esprimere le loro opinioni su argomenti di rilevanza sociale. In seguito i testati sono stati incaricati di dire la verità o di mentire sulle loro opinioni.

Ad un certo punto dell’analisi i due gruppi sono stati ulteriormente suddivisi in tre. Al terzo gruppo è stato assegnato un secondo compito estremamente importante da svolgere per superare l’intervista.

Tale attività prevedeva la trascrizione di un numero di targa di un’auto a sette cifre precedentemente mostrato al partecipante. Alla fine di ogni intervista, l’intervistatore ha classificato in diverse aree ciò che aveva sentito proferire dal partecipante della ricerca, inclusa la plausibilità di ciò che stava dicendo.

Le differenze diagnostiche più evidenti tra chi raccontava la verità e chi raccontava la bugia si sono verificate in plausibilità, immediatezza e chiarezza“, hanno scritto i ricercatori nella relazione dello studio.

Dai risultati è emerso che dire bugie implica inventare dettagli, cercare di non farsi sorprendere da quei particolari fittizi e mantenere le falsità il più veritiere possibili. Tutto questo, inoltre, potrebbe richiedere diverse e molteplici capacità intellettuali.

Leggi anche: La domanda trabocchetto di Elon Musk ad ogni colloquio: ecco come individua i bugiardi

Lo schema dei risultati suggerisce che l’introduzione di compiti secondari in un’intervista potrebbe facilitare l’individuazione delle bugie, ma tali compiti devono essere introdotti con attenzione“, ha concluso Vrij.

 

 

logo-img
La redazione di commentimemorabili.it si impegna contro la divulgazione di fake news. La veridicità delle informazioni riportate su commentimemorabili.it viene preventivamente verificata tramite la consultazione di altre fonti.
Questo articolo è stato verificato con:
Chiedi la correzione di questo articoloValuta il titolo di questa notizia
Copyright © 2018 - Commenti Memorabili srl
P. IVA 11414940012

digitrend developed by Digitrend