Il drammatico impatto dei social network sulle nostre vite
- Difficile crederlo, ma i social network sono comparsi nella nostra vita appena 17 anni fa
- Da allora, però, hanno completamente rivoluzionato il nostro mondo
- La situazione non è esattamente rosea, almeno secondo uno studio condotto da un team di scienziati dell’Università di Washington
- I social network possono favorire l’insorgenza di disturbi mentali, radicalizzazione del pensiero, isolamento e disinformazione
- Per questo, gli esperti hanno chiamato i rinforzi con un accorato appello
Ebbene sì: ne avevamo il vago sentore, ma ora anche la scienza lo ha confermato. Secondo uno studio condotto dai biologi dell’Università di Washington, i social possono indurci a compiere atti distruttivi. Gli scienziati, in particolare, hanno esaminato l’impatto dei social network sulla realtà, interrogandosi sugli effetti che le incredibili trasformazioni apportate da Youtube, Facebook, Instagram e via dicendo hanno esercitato sulle nostre vite.
La domanda che si sono posti, infatti, è tutt’altro che banale: in soli 17 anni dalla comparsa del primo social network, i membri della nostra specie hanno davvero avuto il tempo di adattarsi a cambiamenti tanto radicali? Non c’è dubbio: le sbalorditive implementazioni tecnologiche hanno contribuito alla diffusione del progresso scientifico. D’altra parte, però, occorre considerare anche il rovescio della medaglia: è innegabile, infatti, che le nuove forme di comunicazione digitale hanno contribuito alla disinformazione e alla radicalizzazione del pensiero, favorendo anche all’insorgenza di disturbi psichici ed emotivi tra gli utenti, tra cui in primis la dipendenza da social network.
Un giuramento di Ippocrate 2.0
Proprio per questo, gli autori della ricerca hanno sottolineato come l’impatto dei social media sulla società debba essere analizzato alla stregua di un problema urgente, al pari della crisi climatica. Tra i principali campanelli di allarme c’è l’azione degli algoritmi, tutto fuorché obiettiva: il loro ruolo, infatti, è quello di massimizzare i guadagni delle società che gestiscono i social, e non quello di proteggere gli utenti dalle fake news o favorire la libera circolazione delle informazioni.
Un ulteriore fattore di rischio messo in luce dagli esperti? Vista la recente introduzione dei social network, ad oggi non è ancora possibile stabilire quali saranno i loro effetti a lungo termine sul comportamento umano, sulla salute mentale delle persone e sulla nostra vita quotidiana. Insomma, stando ai risultati dello studio la situazione è davvero preoccupante.
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Per questo, gli esperti hanno lanciato un appello, rivolgendosi a chiunque voglia mettere la propria esperienza e le proprie conoscenze al servizio dello studio. In particolare, non escludono che in futuro possa essere coniato un nuovo giuramento di Ippocrate, specificatamente orientato a promuovere i valori di giustizia e autonomia sui social network.
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- https://www.pnas.org/doi/10.1073/pnas.2025764118
- https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/34155097/
- https://www.researchgate.net/publication/352580269_Stewardship_of_global_collective_behavior