L’allenamento con i pesi dopo i 70 anni potrebbe aggiungere anni alla tua vita
- Uno studio su 100mila adulti di oltre 71 anni ha collegato il sollevamento pesi a un rischio di mortalità ridotto del 9%
- L’allenamento di forza migliora muscoli, ossa e salute del cuore, utile anche contro artrite e osteoporosi
- Non serve partire da bodybuilder: meglio iniziare con manubri leggeri o esercizi a corpo libero
- L’età non è un limite, ma il recupero e il riposo diventano fondamentali per evitare infortuni
- Bastano tre allenamenti a settimana per ottenere benefici senza stress eccessivi
Se pensi che i bilancieri siano roba da ventenni che passano più tempo allo specchio che sul tapis roulant, lo studio del National Cancer Institute americano ti smentisce. Analizzando i dati di quasi 100mila persone con un’età media di 71 anni, i ricercatori hanno scoperto che chi pratica allenamento con i pesi ha un rischio di mortalità ridotto del 9%. Non stiamo parlando di diventare Hulk, ma semplicemente di inserire qualche esercizio di forza nella routine.
Lo studio, pubblicato sul British Journal of Sports Medicine, ha seguito i partecipanti per quasi dieci anni registrando oltre 28mila decessi. Il risultato è chiaro: i pesi non servono solo per riempire la palestra, ma per allungare la vita.
Sollevare pesi fa vivere più a lungo
Il sollevamento pesi non significa soltanto scolpire i bicipiti per sfoggiare la maglietta aderente. È un’attività che migliora la resistenza muscolare, rinforza le ossa, riduce il rischio di cadute e sostiene la salute del cuore. Non a caso è consigliato anche a chi soffre di artrite, osteoporosi o obesità.
La forza muscolare diventa infatti una sorta di assicurazione sulla vita: ti permette di affrontare meglio i piccoli imprevisti quotidiani, dalle scale ripide ai sacchetti della spesa. E con l’età questo non è un dettaglio trascurabile.
Come iniziare senza farsi intimidire
Il problema è che l’area pesi in palestra può sembrare un territorio ostile, popolato da persone che sollevano dischi come fossero piume. In realtà, tutti sono concentrati sul proprio allenamento. La regola d’oro è semplice: partire con calma. I manubri leggeri sono i migliori alleati, così come gli esercizi a corpo libero.
Per chi non vuole avventurarsi subito tra bilancieri e squat rack, c’è sempre l’opzione di iniziare a casa con piccoli attrezzi. Un tappetino, due manubri esagonali e un po’ di costanza bastano per prendere confidenza.
Obiettivi e recupero dopo i 70 anni
Il segreto sta nel definire bene i propri obiettivi. Se si punta a costruire massa muscolare, meglio pesi moderati e più ripetizioni. Per la forza funzionale, invece, servono carichi maggiori e meno ripetizioni. Ma attenzione: il recupero diventa fondamentale.
A 70 anni e oltre non bisogna dimostrare nulla a nessuno. Riposare tra un allenamento e l’altro permette al corpo di adattarsi e riduce il rischio di infortuni. Tre sedute a settimana sono più che sufficienti per godere dei benefici senza mettere a dura prova articolazioni e tendini.
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L’età non è un ostacolo, ma un’opportunità
Il vero messaggio dello studio è che l’età non deve essere un limite. Sollevare pesi a 70 anni non è solo possibile, ma consigliato. Non importa se non si diventerà mai campioni di sollevamento olimpico: l’obiettivo è guadagnare salute, autonomia e qualche anno in più da vivere. Insomma, i pesi non sono un nemico ma un alleato. E se la scienza conferma che può aiutare a vivere più a lungo, vale la pena superare la paura della sala pesi. Alla fine, non serve strafare: basta sollevare con costanza e intelligenza.

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- https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/36167669/
- https://bjsm.bmj.com/content/56/22/1277