La nostra fan, Elisabetta, è mamma di una splendida bambina di tre anni, Gaia. Con grande sincerità, racconta come la maternità, pur rappresentando la gioia più grande della sua vita, abbia comportato anche una lunga serie di ostacoli e discriminazioni, in particolare nel mondo del lavoro. Ogni volta che si presentava a un colloquio e menzionava la presenza di una figlia piccola, il processo si interrompeva: nessuna chiamata, solo domande indiscrete sulle sue intenzioni future, come se avere altri figli fosse un impedimento anziché una scelta personale.
In parallelo, la situazione del marito non ha offerto maggiore stabilità. Contratti a tempo determinato, rinnovati di anno in anno, hanno reso difficile fare progetti concreti per il futuro. Una precarietà che, unita alle spese quotidiane, ha messo a dura prova il loro equilibrio familiare.





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