Specchietto rotto: dopo 3 anni le arrivano 50 euro e scuse

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Specchietto rotto: dopo 3 anni le arrivano 50 euro e scuse

| 29/06/2025
Fonte: Pexels

Scuse anonime e 50 euro per uno specchietto: il risarcimento tardivo dopo 3 anni

  • Tre anni fa un’auto parcheggiata a Reggio Emilia ha subito il danneggiamento dello specchietto
  • Nessun responsabile si è fatto avanti e l’episodio è rimasto senza colpevole
  • Pochi giorni fa la proprietaria ha trovato nella posta una busta anonima
  • All’interno c’erano 50 euro in contanti e una lettera di scuse scritta a mano
  • Il mittente ha spiegato di aver trovato un lavoro e di poter finalmente rimediare al danno

 

C’è chi distrugge lo specchietto dell’auto altrui e chi, tre anni dopo, torna con il portafoglio e la coscienza sotto braccio. È successo a Reggio Emilia, dove una tranquilla giornata si è trasformata in un inaspettato momento di riflessione sull’onestà, grazie a una busta chiusa, una banconota da 50 euro e una calligrafia incerta ma sincera.

La destinataria di questo gesto riparatore aveva ormai dimenticato l’episodio. Lo specchietto retrovisore della sua macchina era stato danneggiato, nessun biglietto, nessuna segnalazione, e nessun vicino prodigo di dettagli. Insomma, un classico caso archiviato tra i piccoli disastri quotidiani. Ma il destino, o meglio un senso di colpa ben conservato, ha bussato alla sua porta sotto forma di posta anonima.

Specchietto rotto e risarcimento posticipato

La sorpresa è arrivata qualche giorno fa: una busta chiusa infilata nella cassetta della posta, contenente 50 euro in contanti e una lettera scritta a mano. Il messaggio, semplice quanto disarmante, spiegava che chi l’aveva scritta aveva rotto anni prima lo specchietto della sua auto e, avendo finalmente trovato un lavoro come addetto alle pulizie, ora si sentiva in grado di rimediare.

La donna, inizialmente spiazzata, ha raccontato che quel gesto l’ha profondamente toccata. Abituati a un mondo in cui le scuse arrivano con ritardo, ma senza contante incluso, trovarsi davanti a un segno concreto di pentimento ha fatto la differenza. E forse ha restituito fiducia in quella categoria dimenticata chiamata senso civico.

Risarcimento danni auto e senso civico in ritardo

Il fatto ha attirato l’attenzione perché in fondo non si tratta solo di uno specchietto rotto. Si tratta di responsabilità, di riparazione e – diciamolo – di una buona dose di dignità ritrovata. Non tutti si sarebbero ricordati del danno dopo tre anni. Ancora meno avrebbero fatto lo sforzo di mettersi da parte i soldi e scrivere una lettera, magari con l’imbarazzo di chi non sa bene da dove cominciare.

A Reggio Emilia, però, è successo. E il gesto, per quanto piccolo, ha assunto un valore simbolico. La donna che ha ricevuto la busta non ha voluto notorietà, né ha cercato il colpevole. Ha solo detto che le piacerebbe incontrarlo, non per rimproverarlo, ma probabilmente per ringraziarlo. Perché non capita spesso di incassare un risarcimento inaspettato accompagnato da parole così oneste.

Danni auto e coscienza: un binomio raro

Questo caso ha anche mostrato come un gesto apparentemente minimo possa avere un grande impatto. In un’epoca dove le assicurazioni fanno il bello e il cattivo tempo e dove la responsabilità spesso si dissolve dietro a una targa sconosciuta, il ritorno del colpevole – anche in forma anonima – è quasi da romanzo. O da manuale di educazione civica.

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Tra una multa lasciata dai vigili e una lettera scritta con il cuore, è forse quest’ultima a lasciarci qualcosa. Non tanto per il valore materiale, ma per quello umano. E se è vero che lo specchietto era già stato sostituito da tempo, forse il pezzo mancante non era mai stato il vetro, ma la fiducia nel prossimo. E quella, almeno per una volta, è stata riparata senza bisogno del carrozziere.

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