Spopola la moda del “no wash”: arriva anche la gara a chi indossa vestiti non lavati per più tempo

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Spopola la moda del “no wash”: arriva anche la gara a chi indossa vestiti non lavati per più tempo

| 01/06/2023
Fonte: Pexels

Sempre più persone preferiscono non lavare i capi ai primi utilizzi

  • Stanno avendo grande successo le mode del “low-wash” e del “no-wash”
  • Ciò significa lavare meno i vestiti o non lavarli affatto
  • Si mescolano ragioni ambientaliste, stop al consumismo sfrenato e voglia di guardaroba e case minimaliste
  • C’è anche una gara tra persone che indossano lo stesso paio di jeans tutto l’anno
  • È l’Indigo Invitational Fade Competiton, giunta alla quinta edizione

 

Esiste un gruppo sempre più numeroso di persone che crede nella necessità di lavare meno i vestiti o di non lavarli affatto. Stiamo parlando del movimento del “low-wash” o del “no-wash”. In queste due tendenze si mescolano ragioni ambientaliste, ma anche convinzioni che sia necessario adottare un radicale cambio di abitudini che stanno caratterizzando gli anni del consumismo sfrenato. Allo stesso tempo c’è anche l’influenza sempre più importante di chi punta su guardaroba minimalisti ed abitazioni microscopiche.

E se questo è il “low-wash”, il “no-wash” può spingersi ancora più in là. Esiste infatti un’Indigo Invitational Fade Competition, ovvero una gara in cui persone provenienti da tutto il mondo indossano un paio di jeans per tutto l’anno senza mai lavarlo. Poi vengono giudicate sulla base di quanto è sbiadito o delle strisce di tessuto macchiato o sbiancato che si vengono a creare. Questa competizione è già arrivata alla quinta edizione e nove concorrenti su dieci si presentano con addosso pantaloni lavati ogni 150/200 utilizzi.

Meglio i “bagni di sole” o vodka e aceto nelle parti meno profumate

Certo, gli odori si fanno sentire e lo ammettono anche i partecipanti. Però, al posto della buona vecchia lavatrice, queste persone preferiscono i “bagni di sole”, ovvero lasciare i capi al sole e all’aperto per molte ore. In alternativa si può spruzzare vodka o dell’aceto nelle parti meno “profumate”. Alle tendenze “low-wash” e “no-wash”, poi, se ne aggiungono diverse altre, come ad esempio quelle che vedono limitare le docce o gli shampoo che, a detta di chi vi crede, fanno male alla pelle.

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Non mancano nemmeno gli esponenti “vip” di questi movimenti. Ad esempio la stilista Stella McCartney ha fatto notizia quando ha spiegato che, nella sua vita, vige la regola che se non è necessario assolutamente pulire una cosa, non la pulisce. Per questo non cambia reggiseno ogni giorno e non butta i capi in lavatrice dopo averli indossati un paio di giorni. Tutto ciò nonostante, assicura, lei stessa si è definita “incredibilmente igienica”.

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