La nostra amica racconta che inizialmente cercava di spiegare al suo ragazzo che le donne non sono governate unicamente dal ciclo mestruale e che la stabilità emotiva non può essere ridotta a un calcolo mensile, ma le sue parole venivano costantemente ignorate o ridicolizzate. Benedetta spiega che ogni volta che provava a comunicare un suo malessere o un disagio veniva liquidata con frasi del tipo “tanto sei in quei giorni” o “ora so perché reagisci così”. Racconta che con il tempo questa situazione aveva iniziato a minare la sua autostima, facendola sentire sbagliata e giudicata per il semplice fatto di essere donna.
Il nostro fan racconta che, dopo aver tollerato per troppo tempo queste teorie assurde, ha deciso di dire basta. Racconta che ha avuto il coraggio di affrontare il proprio ragazzo e spiegargli con fermezza che non avrebbe più accettato discriminazioni mascherate da ironia e false attenzioni. Spiega che ogni persona, indipendentemente dal genere, ha diritto a essere ascoltata e rispettata nei propri stati d’animo senza essere etichettata o schematizzata in base a pregiudizi legati al corpo.