Studente scopre per caso una città Maya nascosta nella giungla

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Studente scopre per caso una città Maya nascosta nella giungla

| 06/01/2025
Fonte: Cambridge

Valeriana risale tra il 250 e il 900 d.C.

  • Nel cuore della giungla dello Yucatán, Luke Auld-Thomas, un dottorando in archeologia, ha scoperto per caso un’antica città Maya, chiamata Valeriana
  • Ha usato la tecnologia LIDAR Light Detection and Ranging) per analizzare dati laser che ha permesso di mappare il terreno e scoprire strutture archeologiche nascoste sotto la vegetazione
  • La città si estende su 16,6 km² e comprende oltre 6.700 edifici
  • Valeriana, che risale tra il 250 e il 900 d.C., include piramidi, templi, piazze e campi sportivi
  • Il numero di edifici e la sua organizzazione suggeriscono che fosse una capitale, capace di ospitare fino a 50.000 abitanti, e paragonabile a città come Calakmu

 

Nel cuore della giungla dello Yucatán, in Messico, una sorprendente scoperta ha messo in luce un’antica città Maya, nascosta per secoli sotto la vegetazione fitta. Questo ritrovamento è il risultato di un’analisi accidentale condotta da Luke Auld-Thomas, un giovane dottorando in archeologia della Tulane University. Utilizzando la tecnologia LIDAR (Light Detection and Ranging), che impiega impulsi laser per mappare il terreno e rilevare strutture nascoste, Auld-Thomas ha individuato ciò che sembrava un insediamento mai esplorato prima.

La città, battezzata Valeriana, risale al periodo compreso tra il 250 e il 900 d.C. e si estende su 16,6 km², rivelando oltre 6.700 edifici, tra cui templi piramidali, piazze e un campo sportivo. La sua grandezza e la sua organizzazione suggeriscono che fosse una capitale Maya, probabilmente in grado di ospitare fino a 50.000 abitanti, e che avesse un ruolo centrale nella civiltà Maya.

Si ipotizza che il cambiamento climatico abbia contribuito all’abbandono

La scoperta è avvenuta quasi per caso, mentre Auld-Thomas esaminava dati relativi alla mappatura forestale. Le sue intuizioni si sono rivelate corrette, e, grazie alla collaborazione con il professor Marcello Canuto e il suo team, è stato possibile confermare l’esistenza di Valeriana. Il sito, benché conosciuto localmente per alcune rovine sparse, non era mai stato studiato, e la tecnologia LIDAR ha permesso di svelare la portata e la complessità di questa antica metropoli.

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Anche se il motivo per cui Valeriana venne abbandonata rimane un mistero, gli studiosi ipotizzano che il cambiamento climatico possa aver avuto un ruolo fondamentale. La scoperta, pubblicata sulla rivista Antiquity, rappresenta un importante passo avanti nella comprensione delle civiltà Maya e nel potenziale delle tecnologie moderne applicate all’archeologia, che continuano a rivelare segreti sepolti per secoli.

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