Una tomba di 1800 anni fa racconta una triste storia familiare

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Una tomba di 1800 anni fa racconta una triste storia familiare

| 13/03/2024
Fonte: Facebook

Il ritrovamento è avvenuto in Bulgaria e testimonia la storia di una famiglia vissuta in epoca romana

  • Un contadino che arava il suo campo a Nova Varbovka, in Bulgaria, ha scoperto due tombe risalenti al III sec. d.C.
  • Nella prima tomba c’erano i resti di due persone, un uomo e una donna, mentre nella seconda tomba più piccola, i resti di un bambino di 2 o 3 anni
  • Dagli studi è emerso che la tomba del bimbo è antecedente a quella dei genitori
  • Nel corredo funebre sono stati trovati diversi oggetti tra cui monete, gioielli e due bottiglie in vetro dette “lacrimaria”
  • Le bottiglie contenevano oli profumati ed erano usate per testimoniare il dolore di genitori e parenti per la scomparsa prematura del piccolo

 

Alcuni mesi fa un contadino che arava il suo campo nel villaggio di Nova Varbovka, in Bulgaria, ha scoperto nel terreno reperti che facevano presupporre la presenza di due tombe. L’uomo ha segnalato la scoperta alle autorità locali e i successivi scavi archeologici hanno riportato alla luce due tombe sepolture al III sec. d.C.

Una sepoltura di famiglia

Entrambe le tombe erano costruite in mattoni, con intonaco che rivestiva le pareti e una grande lastra di pietra calcarea che le ricopriva. Il più grande dei due tumuli era lungo circa 3 metri e conteneva i resti di due adulti, un uomo e una donna che avevano entrambi tra i 45 e i 60 anni al momento della morte, sepolti con gioielli, monete e vasi di ceramica e vetro. La tomba più piccola, antecedente a quella dei due adulti, conteneva lo scheletro di un bambino di 2-3 anni e un raro medaglione di bronzo raffigurante la visita dell’imperatore romano Caracalla nel 214 d.C. a Pergamo, in Asia Minore (l’attuale Turchia). Collettivamente, le due tombe possono rappresentare il luogo di sepoltura di una famiglia.

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I reperti del corredo funebre sono ancora oggetto di studio e sottoposti ad interventi di conservazione e restauro. Nella tomba c’erano oggetti utilizzati dai defunti in vita, e altri deposti per accompagnarli nel viaggio ultraterreno. Oltre a gioielli in perle di vetro e oro, c’erano sei monete datate tra il 200 e il 225 d.C., una lampada, una scarpa di cuoio e diverse bottiglie di vetro, due delle quali erano “lacrimaria“, piccoli contenitori con oli profumati che si usavano per testimoniare il dolore dei familiari per la perdita defunto: in questo caso la sofferenza dei genitori per la scomparsa prematura del loro figlio.

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