La fida che spopolava sui social nel 2014 è stata riproposta per una nuova causa benefica
- L’Ice Bucket Challenge è stato rilanciato nel 2025 come #SpeakYourMIND per sensibilizzare sulla salute mentale tra i giovani
- La sfida consiste nel lanciarsi in testa un secchio d’acqua gelata e invitare degli amici a fare altrettanto
- La campagna, avviata da studenti dell’Università della Carolina del Sud, ha raccolto oltre 400.000 dollari per l’organizzazione Active Minds
- La sfida era nata nel 2014 per raccogliere fondi a sostegno della ricerca per la Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA)
- Nonostante le critiche, la campagna ha avuto successo nel promuovere la consapevolezza sulla salute mentale e nel raccogliere fondi significativi per Active Minds.
Ricordate l’Ice Bucket Challenge, la sfida in cui le persone si gettavano secchiate d’acqua gelata in testa e pubblicavano il video sui social? Era il 2014 e la challenge divenne virale per una buona causa, per sensibilizzare sulla SLA (sclerosi laterale amiotrofica). A distanza di 11 anni la sfida è stata riproposta, per promuovere l’importanza della salute mentale tra i giovani.
L’importanza della salute mentale
Ribattezzata #SpeakYourMIND Ice Bucket Challenge, l’iniziativa è stata avviata da studenti dell’Università della Carolina del Sud, in particolare da Wade Jefferson, fondatore del club MIND (Mental Illness Needs Discussion), dopo la perdita di due amici per suicidio. L’obiettivo è sensibilizzare sull’importanza della salute mentale e raccogliere fondi per Active Minds, la più grande organizzazione no-profit degli Stati Uniti dedicata alla salute mentale dei giovani.
Come nel 2014, anche nella recente sfida il meccanismo dell’Ice Bucket Challenge è rimasto invariato. I partecipanti si versano addosso un secchio d’acqua ghiacciata, condividono il video sui social media con l’hashtag #SpeakYourMIND e nominano altri a fare lo stesso, invitando anche a fare una donazione. Fino ad oggi, la campagna ha raccolto oltre 400.000 dollari, superando di gran lunga l’obiettivo iniziale di 500 dollari.
Le critiche alla challenge
Tuttavia, la rinascita della challenge ha suscitato alcune critiche, in particolare da parte della comunità SLA. Alcuni membri temono che l’attenzione si sposti dalla lotta contro la SLA, una malattia ancora incurabile e fatale, verso altre cause. Brooke Eby, paziente affetta da SLA e influencer, ha espresso preoccupazione per il fatto che la nuova versione possa “rubare” l’attenzione mediatica dalla causa originale. In risposta, l’associazione SLA americana ha dichiarato il proprio sostegno alla nuova iniziativa, sottolineando l’importanza della salute mentale anche per i pazienti affetti da SLA e le loro famiglie.
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La campagna ha avuto un impatto positivo, stimolando discussioni sulla salute mentale e promuovendo la raccolta di fondi per Active Minds. Il sito web dell’organizzazione ha registrato un aumento del traffico del 922% dall’inizio della campagna, evidenziando l’efficacia della sfida nel sensibilizzare il pubblico su temi cruciali legati alla salute mentale.

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- https://nicenews.com/humanity/ice-bucket-challenge-mental-health/
- https://www.bbc.co.uk/newsround/articles/ckge4xmjpejo
- https://www.cbc.ca/kidsnews/post/11-years-later-the-ice-bucket-challenge-is-back-with-a-new-cause