La situazione viene descritta come grottesca e paradossale: da una parte c’è lei, che offre un servizio a titolo quasi amichevole, senza impegno, e dall’altra un perfetto estraneo che si comporta come se si trovasse in una boutique con tanto di contratto firmato e orario d’apertura.
Alla fine, la nostra amica ci lascia con una riflessione amara, ma piena di ironia: oggi, dice, sembra che non si possa più vivere in pace, nemmeno nel proprio salotto. Un semplice cartello “torno subito” si è trasformato nell’occasione per una predica non richiesta e per un’escalation di pretese totalmente fuori luogo.





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