Nelle sue parole emerge la delusione di chi si accorge che, per tanto tempo, ha creduto in qualcosa che in realtà non esisteva più. Dice che negli ultimi mesi lui si comportava come se avesse due facce: una per lei, fatta di gesti affettuosi e parole rassicuranti, e un’altra per la vita che aveva ormai costruito alle sue spalle.
Gaia scrive che, col senno di poi, molti piccoli segnali ora le appaiono evidenti, ma che all’epoca li aveva ignorati per amore, convinta che si trattasse solo di momenti difficili. Ora invece sa che dietro quella freddezza si nascondeva altro: non solo la mancanza di interesse, ma anche la presenza di qualcun’altra.
Conclude il suo racconto dicendo che la cosa più difficile da accettare non è il tradimento in sé, ma il pensiero che una persona capace di guardarti negli occhi e dirti “ti amo” possa allo stesso tempo provare qualcosa di completamente diverso. “Una delle due cose che provava per me,” scrive, “era tutto fuorché amore.”






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