Gli strani “tubi” delle grotte di Baigong

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Gli strani “tubi” delle grotte di Baigong

| 20/04/2023
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Le insolite conformazioni hanno per molto tempo alimentato le teorie cospirazioniste su costrizioni aliene risalenti a 150.000 anni fa

  • Nelle grotte del monte Baigong, in Cina, ci sono conformazioni cilindriche alte 50-60 metri la cui origine è stata a lungo dibattuta
  • Dalle analisi si tratta di materiali risalenti a 150.000 anni fa che contenevano molto ferro
  • La prima attribuzione dei ricercatori fu di un’origine aliena
  • Tubi simili sono stati scoperti in Louisiana e gli studiosi hanno stabilito che si trattava di alberi fossilizzati
  • Anche i tubi di Baigog contenevano materia vegetale organica e da analisi al microscopio sono emersi gli anelli degli alberi

 

Nelle grotte e nelle aree circostanti del monte Baigong, in Cina, negli anni ’90 alcuni scienziati americani che cercavano fossili di dinosauro nel distretto di Delingha, individuarono strane formazioni cilindriche alte 50-60 metri incastonate tra le rocce nei pressi di un lago salato.

La scoperta

Altre conformazioni simili furono trovate anche lungo la riva e sul fondo del lago. I ricercatori segnalarono la scoperta alle autorità locali e la forma dei “tubi” ha alimentato le più fantasiose teorie cospirazioniste. Per molti non erano di origine naturale, ma di provenienza aliena: rovine di un antico insediamento.

Nel 2002 un primo articolo del Xinhua News Agency riportava gli studi di un team di scienziati cinesi: i tubi erano costituiti dal 30% da ossido di ferro con una grande quantità di biossido di silicio e ossido di calcio. Non era però stato possibile identificare l’8% del contenuto. La datazione a termoluminescenza rivelò che i tubi risalivano a 140.000 – 150.000 anni fa, quando la prima civiltà locale è attestata a 35.000 anni fa. Questo aspetto alimentò ulteriormente le teorie sulla loro collocazione di origine extraterrestre.

I tubi della Louisiana

Gli studi scientifici però hanno poi ricondotto l’origine dei tubi a un fenomeno geologico, avanzando l’ipotesi di un’infiltrazione di magma ricco di ferro nelle fessure della roccia.

Le fratture causate dal sollevamento dell’altopiano del Tibet potrebbero aver lasciato numerose fessure nel terreno in cui si è insinuato il magma altamente pressurizzato. Se il magma fosse stato della giusta composizione, combinato con successivi processi chimici e geologici, potrebbe spiegare la presenza di ferro arrugginito nelle rocce locali.

Un’altra spiegazione è arrivata quando strutture simili, per aspetto e composizione, furono trovate anche nel sud della Louisiana: cilindri cavi incastonati nelle rocce risalenti a 75-95.000 anni fa. I geologi che li hanno studiati hanno affermato che si tratta molto probabilmente di alberi fossilizzati.

«Si deduce che i cilindri siano calchi fittonanti di alberi fossili i cui sedimenti hanno sostituito il legno. I processi pedologici e diagenetici hanno causato la conservazione della forma esterna della radice dell’albero, mentre la struttura interna è andata persa» avevano affermato in uno studio.

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I minerali formati attorno alle radici, prima che queste si decomponessero all’interno, lasciano l’effetto di un tubo cavo. Gli studiosi scoprirono che il processo creava strutture simili a tubi e la descrizione corrispondeva perfettamente anche ai tubi di Baigong.

Gli scienziati cinesi sono giunti alla fine alla stessa conclusione: usando analisi sempre più sofisticate hanno scoperto che le conformazioni contenevano materia vegetale organica e al microscopio hanno trovato anche gli anelli degli alberi.

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