Ora le indagini sono in corso
- Un collezionista austriaco ha cercato di vendere la sua collezione di carte Pokémon per 110.000 euro, ma è stato truffato durante l’incontro con un potenziale acquirente
- Dopo aver pubblicato un annuncio sui social media, il venditore ha incontrato un uomo interessato, che ha offerto 105.000 euro per la collezione e mostrato banconote in contante
- Durante una pausa per un caffè, un complice ha sostituito il denaro reale con banconote false del Monopoli, approfittando della distrazione del venditore
- Quando il collezionista ha aperto la borsa in hotel, ha trovato solo banconote false e ha tentato di contattare il compratore, ma il numero era già disattivato
- La polizia di Torino sta indagando sul caso per identificare i truffatori, mentre la vittima deve affrontare la perdita della sua preziosa collezione
Un curioso episodio di truffa ha coinvolto un giovane collezionista austriaco a Torino che ha visto sfumare la possibilità di guadagnare 110.000 euro dalla vendita della sua preziosa collezione di carte Pokémon. La vicenda, che sembra uscita da un film, ha attirato l’attenzione delle forze dell’ordine locali, che ora indagano sull’accaduto. Il protagonista di questa storia è un uomo di 28 anni, che aveva deciso di mettere in vendita la sua collezione, un insieme di carte originali molto ambite, realizzate negli anni ‘90.
Per attirare acquirenti, aveva pubblicato un annuncio sui social media e ben presto era stato contattato da un potenziale compratore. Questo individuo, descritto come di origini sinti e dotato di un’ottima padronanza della lingua italiana, si era mostrato interessato all’intera collezione e, dopo alcune trattative, aveva offerto un pagamento di 105.000 euro, accettando uno sconto di 5.000 euro.
Il numero di telefono era già disattivato
Il venditore, desideroso di concludere l’affare, ha preso un volo da Vienna a Torino, accompagnato dalla sua compagna e con una valigetta piena di carte. Durante l’incontro, il presunto acquirente si è dimostrato gentile e, per rassicurarlo, ha mostrato le banconote in contante, tutte in tagli da 200 euro. Sembrava che l’affare stesse andando per il meglio, ma il piano del truffatore era già in atto. Per eseguire l’inganno, il presunto acquirente ha chiesto una pausa per un caffè, un momento che ha fornito l’opportunità perfetta per la truffa. Sfruttando la distrazione, un complice ha sostituito il denaro reale nella borsa con un pacco di banconote del Monopoli, un gioco da tavolo ben noto.
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Quando il collezionista ha aperto la valigia nella sua stanza d’albergo per contare i soldi, la sua soddisfazione si è trasformata in shock: le banconote erano tutte false e presentavano il caratteristico timbro del gioco. Rendendosi conto di essere stato truffato, ha tentato di contattare il compratore, ma il numero di telefono era già disattivato. Sconvolto e confuso, non riusciva nemmeno a ricordare esattamente dove fosse avvenuto lo scambio. L’unica cosa che ha potuto fare è stata denunciare l’accaduto alle autorità locali. La questura di Torino ha ora preso in carico il caso, avviando indagini per identificare il truffatore e il suo complice, mentre la vittima deve affrontare la delusione di aver perso una collezione così preziosa.
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