Shani Shingnapur, il villaggio in India senza porte, serrature e ladri

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Shani Shingnapur, il villaggio in India senza porte, serrature e ladri

| 11/09/2024
Fonte: Youtube

Gli abitanti lasciano aperti gli ingressi delle abitazioni poiché un dio abita in paese e protegge loro beni

  • Nel villaggio di Shani Shingnapur, in India, le case non hanno porte, non ci sono chiavi, serrature e nemmeno i ladri
  • Secondo la leggenda 300 anni fa fu trovata una grande lastra sulla riva di un ruscello. La pietra apparteneva al dio Shani che decise di dimorare nel villaggio
  • La pietra aveva il potere di proteggere il villaggio. Gli abitanti per fedeltà al dio lasciarono aperte le loro abitazioni
  • A Shani Shingnapur non si registrano furti e reati poiché il dio punirebbe i ladri con la cecità e con sette anni e mezzo di sfortuna
  • La caratteristica del villaggio richiama ogni anno migliaia di visitatori da tutta l’India

 

In India c’è un villaggio dove le case non hanno porte, non ci sono ingressi sbarrati, chiavi, serrature, lucchetti e non ci sono nemmeno i ladri.

Il dio Shani guardiano del villaggio

A Shani Shingnapur, nello stato indiano del Maharashtra, gli abitanti affidano la loro incolumità e sicurezza a Lord Shani, il dio di Saturno e considerato il guardiano del villaggio.

La leggenda narra che circa 300 anni fa, dopo un periodo di pioggia e un’inondazione, una pesante lastra di roccia nera fu trovata sulla riva del fiume Panasala, che un tempo scorreva attraverso il villaggio. Il masso era alto 1,5 metri e quando gli abitanti lo toccarono con un bastone, nel punto di contatto cominciò ad uscire sangue. La notte successiva il dio Shani apparve in sogno al capo del villaggio rivelando che la lastra era il suo simulacro. Ordinò quindi che fosse conservata nel paese dove lui da ora in poi avrebbe preso dimora.

Il dio pose però una condizione: la lastra doveva rimanere a cielo aperto, poiché i suoi poteri  non potevano essere costretti in un riparo per proteggere il villaggio. L’enorme pietra fu installata su un piedistallo al centro del villaggio e gli abitanti decisero di eliminare tutte le porte e le serrature. Non ne avevano più bisogno in quanto il dio vegliava su di loro. La tradizione si è poi tramandata da generazioni e ancora oggi le case hanno tutti gli ingressi aperti. La gente del posto lascia nelle case i propri gioielli e il denaro sapendo che sono comunque al sicuro.

La maledizione contro i ladri

I bagni pubblici della piazza del paese hanno solo una tenda all’ingresso per garantire la privacy. Persino i nuovi edifici rispettano questa tradizione. Anche la stazione di Polizia non ha porte d’ingresso. Aperta nel 2015, non ha ancora fino ad oggi ricevuto mai una denuncia per reati.

Gli abitanti credono che un eventuale ladro che commettesse un furto nelle abitazioni sarebbe punito dal dio con la cecità e sette anni e mezzo di sfortuna.

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La curiosa caratteristica del villaggio attira migliaia di visitatori da tutta l’India che arrivano per vedere le case e il luogo dove è collocata la lastra, trasformato in un grande tempio. Gli scettici ritengono che la mancanza di criminalità sia dovuta alla posizione remota del villaggio piuttosto che alla protezione della divinità.

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