Vivere in hotel: la nuova frontiera del risparmio per i giovani cinesi stanchi degli affitti

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Vivere in hotel: la nuova frontiera del risparmio per i giovani cinesi stanchi degli affitti

| 05/06/2025
Fonte: Pexels

Giovani cinesi scelgono gli hotel come casa: addio affitti

  • Sempre più giovani in Cina scelgono di vivere in hotel a lungo termine
  • È una soluzione più economica rispetto agli affitti tradizionali
  • Niente caparre, bollette o pulizie: tutto incluso nel prezzo
  • Il trend è nato durante la pandemia e continua a crescere
  • Anche gli hotel di lusso vengono preferiti agli appartamenti in città

 

C’è chi sogna un loft in centro e chi, più pragmatico, preferisce una stanza d’albergo con cambio asciugamani incluso. Succede in Cina, dove sempre più giovani adulti decidono di vivere in hotel a lungo termine. Perché? Perché conviene. Tra affitti alle stelle, caparre da capogiro e bollette che sembrano puzzle fiscali, una stanza d’albergo sembra quasi un’oasi di pace.

Dimentica le trattative con proprietari nervosi o gli annunci immobiliari che promettono il paradiso e ti consegnano un tugurio. I giovani cinesi, da Suzhou a Jilin, preferiscono negoziare con un receptionist gentile piuttosto che con un’agenzia che ti ruba il deposito.

Vivere in hotel a lungo termine: i vantaggi concreti

Parliamo di numeri: una stanza d’hotel in città può costare quanto un appartamento, ma include pulizie, aria condizionata a palla, niente bollette, niente cauzione e – dettaglio non trascurabile – una colazione decente. E se sei fortunato, magari anche delle premurose signore che ti preparano i ravioli per Capodanno.

La questione non è solo economica, ma anche emotiva. Per chi ha ansia sociale, il solo pensiero di dover trattare con un padrone di casa è sufficiente a giustificare il check-in a tempo indeterminato. E poi vuoi mettere il comfort del letto rifatto ogni giorno?

Dagli hotel economici ai 5 stelle: un fenomeno trasversale

La tendenza non riguarda solo gli studenti squattrinati o i nomadi digitali. Anche i più benestanti preferiscono vivere in hotel di fascia alta, come il Marriott di Shanghai. Sì, costa più di un bilocale, ma se si considerano parcheggio, utenze, palestra h24 e vista panoramica, il bilancio torna.

La pandemia ha solo accelerato un fenomeno già latente. Quando il turismo si è fermato, molti hotel hanno riconvertito le loro stanze per soggiorni lunghi, offrendo prezzi vantaggiosi pur di riempire le camere. I clienti non si sono fatti pregare.

Hotel al posto di casa: un trend che cambia il mercato immobiliare

Gli effetti si fanno sentire anche sul mercato degli affitti. Nelle grandi città, i proprietari iniziano a notare che i giovani preferiscono la reception alla firma di un contratto. E i prezzi degli affitti, in parte, stanno risentendo di questa concorrenza insolita.

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Gli esperti di turismo lo confermano: per gli hotel, ospitare clienti a lungo termine è un affare. Meno cambi di lenzuola, meno stress, clienti più prevedibili. Una relazione stabile, per una volta. E con la crisi abitativa che incombe, anche altre fasce della popolazione iniziano a guardare con interesse la suite standard. In un contesto dove le grandi città diventano sempre più inaccessibili, vivere in hotel si presenta come una scelta pragmatica e, tutto sommato, confortevole. I giovani cinesi lo hanno capito prima degli altri: se devi pagare per un tetto, tanto vale che venga con il Wi-Fi gratis e la colazione continentale.

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