Usava l’opzione “flight attendant” per viaggiare senza pagare: smascherato dopo sei anni di voli low… cost
- Tirone Alexander ha prenotato oltre 120 voli gratis fingendosi assistente di volo
- Ha sfruttato una funzione online riservata al personale di bordo
- Ha usato dati falsi e identificativi inventati per anni
- È stato condannato per frode informatica e accesso illecito in aeroporto
- La sentenza definitiva arriverà il 25 agosto
Negli Stati Uniti, un uomo è riuscito nell’impresa di viaggiare in aereo per sei anni senza mai mettere mano al portafoglio. Non perché avesse vinto una lotteria o un abbonamento a vita, ma perché si è finto assistente di volo. Il protagonista, Tirone Alexander, 35 anni, ha collezionato più di 120 viaggi utilizzando l’opzione riservata al personale di bordo che consente di volare gratuitamente su molte compagnie aeree.
Il trucco era semplice quanto geniale: durante il check-in online, selezionava “flight attendant”, inseriva un nome fittizio della compagnia aerea, una data di assunzione credibile e un badge identificativo inventato. Nessuno, a quanto pare, ha pensato di controllare davvero quei dati.
Frode aeroportuale e voli gratuiti: la sentenza è servita
Alexander non era completamente estraneo al mondo dell’aviazione. Aveva effettivamente lavorato come assistente di volo tra il 2013 e il 2015, ma ha deciso di mantenere il sogno in vita in un modo piuttosto creativo. Tra il 2018 e il 2024 ha prenotato voli su almeno quattro diverse compagnie, spostandosi tra destinazioni come Atlanta, Los Angeles e Las Vegas.
In totale, ha usato oltre 30 combinazioni diverse di numeri identificativi e date di assunzione, spacciandosi per dipendente di ben sette compagnie. I pubblici ministeri federali lo hanno accusato di frode informatica e accesso illecito in aree riservate degli aeroporti, crimini che comportano potenzialmente fino a 90 anni di carcere.
Voli gratis e bug nel sistema: la sicurezza fa acqua da tutte le parti?
Oltre al colpo di teatro dell’impostore dei cieli, questa vicenda evidenzia una falla clamorosa nei sistemi di verifica delle compagnie aeree. Come è stato possibile che per sei anni nessuno si accorgesse del trucco? Bastava selezionare una casella online, digitare qualche dato falso e il gioco era fatto. Nessun controllo incrociato, nessuna conferma dell’identità.
Il caso ha acceso un faro anche su una pratica poco nota: molte compagnie permettono ai dipendenti di altre aziende del settore di volare gratuitamente o a tariffe scontate, senza troppe formalità. Un vantaggio che Alexander ha saputo trasformare in un piano di viaggio globale.
Processo in corso: la condanna è (quasi) decollata
Durante il processo, il tribunale ha presentato prove dettagliate dei voli prenotati illegalmente e delle informazioni inventate usate da Alexander. La corte lo ha riconosciuto colpevole di quattro capi di frode telematica e uno di accesso non autorizzato in aeroporto. La sentenza finale è attesa per il prossimo 25 agosto.
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Nel frattempo, l’uomo è stato etichettato dalla stampa come il “frequent flyer” più creativo (e illegale) degli ultimi anni. E sebbene l’ironia della vicenda non sfugga, resta il fatto che si tratta di un reato serio che ha messo in imbarazzo più di una compagnia aerea. Un caso che, più che volare sotto i radar, li ha letteralmente ignorati.

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- https://www.odditycentral.com/news/man-convicted-of-posing-as-flight-attendant-to-fly-for-free-120-times.html
- https://www.nbcnews.com/news/us-news/man-convicted-posing-flight-attendant-score-120-free-flights-rcna212579
- https://edition.cnn.com/2025/06/11/travel/free-flights-posing-flight-attendant