Gli alberi e la “timidezza delle chiome” come forma di distanziamento sociale [+VIDEO]

Commenti Memorabili CM

Gli alberi e la “timidezza delle chiome” come forma di distanziamento sociale [+VIDEO]

| 29/08/2024
Fonte: Facebook

Il fenomeno è presente in molte specie di piante e alimenta il dibattito tra gli scienziati

  • Nel 1982 il biologo Francis Jack Putz osservò casualmente in una foresta che le chiome degli alberi non si toccavano tra loro
  • La rete di spazi tra le cime degli alberi è stata documentata in tutto il mondo ed è chiamata “timidezza delle chiome”
  • Il fenomeno è oggetto di studio e alimenta numerose ipotesi
  • Gli spazi potrebbero essere utili per far filtrare la luce nelle parti inferiori dell’albero, o ad evitare il diffondersi di parassiti e malattie
  • Gli alberi usano la timidezza delle chiome per proteggersi da fonti di pericolo

 

In una calda giornata di marzo del 1982 il biologo Francis Jack Putz si addentrò in un gruppo di alberi di mangrovie nere in cerca di sollievo dal caldo pomeridiano. Assonnato dal pasto di mezzogiorno e dalle ore di lavoro sul campo nel Parco Nazionale Guanacaste in Costa Rica, Putz decise di sdraiarsi per un breve pisolino.

Il ruolo del vento

Mentre guardava verso il cielo, il vento agitava le cime delle mangrovie sopra di lui. Putz notò che le chiome non erano intrecciate tra loro ma c’erano degli spazi che le separavano.

La rete di spazi tra le cime degli alberi è stata documentata nelle foreste di tutto il mondo ed è chiamata “timidezza delle chiome”. Specie come la mangrovia nera, la canfora del Borneo, le specie di eucalipto, le specie di Shorea, il pino lodge, il larice giapponese e altre piante evitano di far toccare le proprie chiome con quelle di alberi vicini, ma gli scienziati ancora non ne comprendono il motivo.

Putz dopo la sua prima osservazione ipotizzò che gli alberi avessero bisogno di spazio personale e che per questo non sviluppassero i rami oltre una certa distanza. Oggi, un numero crescente di lavori continua a supportare le prime osservazioni di Putz e dei suoi colleghi. Il vento, a quanto pare, gioca un ruolo cruciale nell’aiutare molti alberi a mantenere la distanza.

La versione arborea del distanziamento sociale

I confini tracciati tra i rami possono migliorare l’accesso della luce alle parti inferiori degli alberi e potrebbero frenare la diffusione di insetti che mangiano le foglie o il diffondersi di parassiti e malattie infettive.

«In un certo senso, la timidezza della chioma è la versione arborea del distanziamento sociale» afferma Meg Lowman , biologa e direttrice della TREE Foundation. «Nel momento in cui le piante non si toccano fisicamente, possono aumentare la produttività. Isolandosi, l’albero protegge la propria salute». In un certo senso, è lo stesso motivo per cui gli uomini tendono a mantenere le distanze dai propri simili: per evitare malattie e pericoli.

Una ricerca del 1984 condotta da Putz e un team di colleghi mostra che, in alcuni casi, la timidezza delle chiome può essere semplicemente il prodotto di una battaglia tra alberi mossi dal vento, ciascuno dei quali corre per far germogliare nuovi rami e parare i colpi dei vicini. Nella ricerca i ricercatori evidenziarono che, più le mangrovie ondeggiavano al vento, più le loro chiome erano distanziate da quelle dei loro vicini. Secondo le ipotesi, è possibile che gli alberi mantengano le distanze per impedire che i rami si intreccino con quelli delle piante vicine, rischiando di essere rotti dal vento.

Leggi anche Anche gli alberi hanno una vita sociale: lo dice la scienza

Circa due decenni dopo, un team guidato da Mark Rudnicki, un biologo della Michigan Technological University, ha misurato le forze che spingono gli alberi di pino lodge in Alberta, in Canada. Gli scienziati hanno scoperto che le foreste ventose, piene di tronchi alti ed esili, erano particolarmente inclini alla timidezza della chioma.

logo-img
La redazione di commentimemorabili.it si impegna contro la divulgazione di fake news. La veridicità delle informazioni riportate su commentimemorabili.it viene preventivamente verificata tramite la consultazione di altre fonti.
Questo articolo è stato verificato con:
Chiedi la correzione di questo articoloValuta il titolo di questa notizia
Copyright © 2018 - Commenti Memorabili srl
P. IVA 11414940012

digitrend developed by Digitrend