Tutti pazzi per il nocturismo: l’esperienza di viaggiare al buio

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Tutti pazzi per il nocturismo: l’esperienza di viaggiare al buio

| 27/05/2025
Fonte: Pexels

Nocturismo: i viaggiatori amano sempre più la notte

  • Il nocturismo è il trend di viaggio del 2025, tutto centrato sull’esperienza notturna
  • Dall’aurora boreale ai deserti stellati, la notte è il nuovo scenario da esplorare
  • I viaggi notturni offrono pace, contemplazione e temperature più gradevoli
  • Sempre più turisti scelgono luoghi senza inquinamento luminoso per riconnettersi con la natura
  • Il nocturismo non è solo una moda, ma una filosofia di viaggio che guarda al futuro

 

Il 2025 ha deciso di spegnere la luce, ma con stile. Dimentica le vacanze da lucertola in spiaggia, con sabbia bollente e crema solare fin dentro le orecchie. Il nuovo must si chiama nocturismo e consiste nel fare le valigie per andare… a guardare il buio. Ma attenzione, non è solo un trip poetico: parliamo di cieli stellati, bagni di luna, deserti silenziosi e, per i più fortunati, la spettacolare aurora boreale che rende Instagram inutile, tanto è bella dal vivo.

Pare che sempre più viaggiatori siano pronti a scambiare la tintarella con una coperta, un binocolo e il silenzio assoluto di una notte senza luci artificiali. E non per una crisi mistica, ma perché la notte offre una serie di benefici inaspettati: niente folla, niente caldo insopportabile, niente sveglie all’alba per accaparrarsi il lettino in piscina.

Turismo notturno: quando il buio fa bene alla salute mentale

Chi ha detto che viaggiare significhi correre da un monumento all’altro? Il nocturismo spinge alla lentezza, all’ascolto e – sì – alla contemplazione. La notte, dopotutto, è il nuovo mindfulness. E se a questo si aggiunge il fatto che ci si allontana dai soliti itinerari affollati, il mix è perfetto: aria fresca, luce soffusa e zero stress.

Secondo booking.com, oltre il 60% dei viaggiatori è pronto a organizzare le vacanze attorno a eventi astronomici, tramonti lunghi come un film francese e panorami che neanche un pittore romantico avrebbe osato immaginare. Le mete preferite? Tromsø in Norvegia, deserti silenziosi e coste remote dove l’unico rumore è quello delle onde.

Aurora boreale e altri fenomeni da togliere il fiato

Al primo posto tra le esperienze da nocturismo c’è ovviamente lei, l’aurora boreale, che negli ultimi mesi ha visto impennare le prenotazioni come un influencer in prima pagina. Ma anche eventi come piogge di meteore, eclissi totali e semplici “bagni di stelle” stanno attirando folle – silenziose – di curiosi.

E non pensare che sia tutto solo da guardare. Molte strutture offrono esperienze immersive tra natura e cielo, con guide che conoscono le costellazioni meglio del menu del ristorante. Dalle tende trasparenti ai percorsi notturni nei parchi nazionali, l’offerta si sta moltiplicando. E se dormire sotto le stelle ti sembrava roba da boy scout, è il momento di aggiornare il concetto.

Nocturismo e sostenibilità

C’è anche un lato green in questa tendenza. Chi sceglie il nocturismo lo fa spesso con una certa coscienza ambientale. Si va in cerca di luoghi privi di inquinamento luminoso e, magari, si scopre che il buio non è affatto sinonimo di paura, ma di rispetto per la natura. Un ritorno alle origini che ha un impatto minimo sull’ambiente e massimo sull’umore.

In fondo, la notte insegna qualcosa: a rallentare, a guardare in alto e a parlare meno. Cose che di giorno sembrano impossibili. Ecco perché il nocturismo non è una stravaganza da social, ma una vera e propria filosofia di viaggio per chi ha capito che le luci più belle non si accendono con un interruttore.

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Il futuro dei viaggi si scrive al buio (e in silenzio)

Che si tratti di fughe romantiche o escursioni solitarie, il nocturismo sembra destinato a durare. Le agenzie di viaggio stanno già adattando le offerte con pacchetti stellari – in senso letterale – mentre le destinazioni si attrezzano con osservatori, eventi notturni e dormitori panoramici. Insomma il buio piace. E se fino a ieri ci preoccupavamo di “non perderci il sole”, oggi la vera domanda è: dove c’è meno luce? Perché solo lì si accende qualcosa di davvero speciale.

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