Sono Anna e convivo da un anno con il mio compagno Sandro. Entrambi siamo divorziati da anni, io non ho figli mentre lui ha un figlio: Ludovico che ha 17 anni. Ora quando Sandro e la sua ex moglie hanno divorziato (ormai 6 anni fa) si sono fatti la guerra su ogni cosa e anche il figlio ci è andato di mezzo: ora è una gara continua a chi vizia di più Ludovico e lo sgrida di meno. Questo dalle grandi alle piccole cose: assolutamente vietato riprendere il ragazzo per qualsiasi motivo, tassativo coprirlo di regali e soddisfare ogni sua richiesta se solo minimamente possibile. Ludovico vuole la nuova console? Presa! Vuole mangiare la pizza anche se è stata già preparata la cena? Una telefonata e la pizza arriva!! Naturalmente pretendere che il ragazzo impari le regole di civile convivenza di una casa è inaccettabile (poverino!), così come anche solo pensare che debba dare ascolto ai genitori. La parola d’ordine insomma è servirlo e sperare che non faccia troppi danni. Un esempio è la porta di casa: Ludovico ha deciso che non la chiude perché.. perché niente, si scorda, non ha voglia.. Beh, ieri io non ci ho visto più..
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