Non arriveremo a 100 anni: lo studio che spegne il sogno della longevità infinita per i nati dopo il 1939

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Non arriveremo a 100 anni: lo studio che spegne il sogno della longevità infinita per i nati dopo il 1939

| 27/11/2025
Fonte: Pexels

Gli esperti confermano: chi è nato dopo il 1939 dovrà accontentarsi di vivere “solo” a lungo

  • Uno studio del Max Planck Institute rivela che la crescita della longevità si è fermata dopo il 1939
  • L’aumento dell’aspettativa di vita è sceso da sei a soli due o tre mesi per anno di nascita
  • La medicina moderna non può più replicare i progressi del primo Novecento
  • Le nuove generazioni vivranno in un clima più caldo e instabile
  • Gli esperti parlano di una doppia sfida: longevità in stallo e crisi ambientale crescente

 

Per decenni ci hanno raccontato che ogni nuova generazione avrebbe vissuto più a lungo e meglio della precedente. Peccato che la realtà abbia deciso di cambiare sceneggiatura. Secondo uno studio pubblicato su PNAS dal Max Planck Institute for Demographic Research, la corsa alla longevità si è praticamente fermata.

Il team guidato dal demografo José Manuel Aburto ha analizzato i dati di 23 Paesi industrializzati, scoprendo che l’aumento dell’aspettativa di vita, un tempo di circa sei mesi per anno di nascita, si è ridotto a soli due o tre. In pratica, chi è nato dopo il 1939 difficilmente arriverà a soffiare sulle candeline del centenario.

Quando la medicina non basta più

Nei primi decenni del Novecento, vaccini, antibiotici e igiene urbana avevano trasformato le speranze di vita in un successo globale. Ma oggi quei margini di miglioramento sono svaniti: la mortalità infantile è già ai minimi storici e la medicina moderna, per quanto avanzata, non riesce più a “spingere” l’età media come un tempo.

Chi è nato nel 1980, per esempio, potrà consolarsi sapendo che vivrà bene, ma non per un secolo. Le riforme sanitarie del passato hanno già dato il massimo, e nessun integratore miracoloso o corsa al parco potrà cambiare la matematica della biologia.

Vivere di meno… e in un mondo più caldo

A complicare il tutto, ci si mette anche il clima. Uno studio pubblicato su Nature nel 2025 dal ricercatore Luke Grant ha mostrato che i bambini nati nel 2020 affronteranno un numero record di ondate di calore, alluvioni e siccità. Anche se il riscaldamento globale si fermasse a +1,5 °C, oltre la metà di loro vivrà eventi climatici mai visti prima; con +3,5 °C, la percentuale salirà al 92%. Insomma, le nuove generazioni rischiano di vivere meno a lungo e peggio, tra crisi ambientali e sistemi sanitari sotto pressione.

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Gli esperti assicurano che non è pessimismo, ma realismo demografico. Se la longevità non cresce più, occorre ripensare pensioni, politiche sanitarie e aspettative personali. Insomma, il futuro non sarà eterno, ma con un po’ di ironia possiamo dire che forse, finalmente, le torte di compleanno da cento candeline resteranno un’esclusiva per pochi fortunati.

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