Mangiare da soli al ristorante? Adesso è cool (e anche i dati lo confermano)

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Mangiare da soli al ristorante? Adesso è cool (e anche i dati lo confermano)

| 03/12/2025
Fonte: Pexels

Altro che tristezza: il boom dei single diner è la nuova rivoluzione della ristorazione

  • Negli ultimi dieci anni i pasti in solitaria nei ristoranti europei sono aumentati del +153%
  • In Italia, il 15,6% delle visite nei locali full-service è di clienti singoli
  • La tendenza riflette stili di vita più indipendenti e il boom dei single, previsti al 40% entro il 2050
  • Alcuni ristoranti si reinventano per accogliere meglio i “single diner”, con spazi dedicati e menu personalizzati
  • Non mancano resistenze: alcuni locali rifiutano o penalizzano i clienti soli, scatenando polemiche

 

Mangiare da soli al ristorante era, fino a ieri, sinonimo di tristezza. Quella scena da film in cui il protagonista ordina un piatto di pasta fingendo di aspettare qualcuno che non arriverà mai. Oggi, invece, la tavola per uno è un manifesto di libertà. Niente più scuse tipo “sono di passaggio” o “mia moglie è in vacanza”: chi prenota un tavolo per sé lo fa con orgoglio, magari anche scegliendo il posto più panoramico del locale.

Secondo i dati del centro studi Circana, presentati allo European Foodservice Summit 2025 di Amsterdam, la spesa per le cene in solitaria è cresciuta del +153% tra il 2010 e il 2019. Oggi rappresenta il 15,6% delle visite nei ristoranti full-service, ovvero quelli con menù, camerieri e tovaglioli veri. Insomma, il pasto solitario non è più un piano B, ma un piacere autentico.

L’arte di stare bene con sé stessi (anche a tavola)

La rivoluzione parte da un cambiamento culturale profondo: vivere da soli non è più un’eccezione. L’ISTAT prevede che entro il 2050 oltre il 40% degli italiani sarà single, e i ristoranti si stanno adeguando. Alcuni locali, come l’Antica Amelia di Verona, guidata dalla chef Micol Zorzella, hanno persino eliminato i tavoli tradizionali per offrire esperienze intime e personalizzate. In Sicilia, allo stellato Sapio Restaurant di Catania, lo chef Alessandro Ingiulla racconta che ogni sera “almeno due tavoli sono prenotati da clienti singoli”, spesso manager in cerca di relax e buona cucina.

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Ovviamente, non mancano i nostalgici del “coperto doppio”. Alcuni ristoranti di fascia alta, come quello londinese di Alex Dilling, sono stati accusati di non accettare prenotazioni singole o di imporre sovrapprezzi per chi occupa un tavolo da due. Una scelta che molti giudicano assurda e discriminatoria. Intanto, il resto della ristorazione europea guarda avanti: tra digitalizzazione, delivery e ricerca di esperienze autentiche, il piacere di mangiare da soli diventa una nuova forma di benessere personale. Un modo per concedersi un’ora di pace, magari con un buon bicchiere di vino, senza dover parlare di lavoro o fingere entusiasmo per la giornata di qualcun altro.

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