La scienza dice che bastano micro-azioni, non macro-sforzi per essere felici
- Uno studio del Journal of Medical Internet Research mostra che bastano dieci minuti al giorno di micro-azioni per migliorare l’umore e la qualità della vita
- Il Big Joy Project ha coinvolto oltre 17.000 persone che, con piccoli gesti quotidiani, hanno ottenuto più felicità, meno stress e un sonno migliore
- Le persone con difficoltà economiche o sociali hanno tratto i maggiori benefici, forse perché i momenti di gentilezza diventano un raro spazio rigenerante
- Secondo la neuroscienziata Elissa Epel, la gioia è un’abilità che modifica il cervello, aumentando il controllo emotivo e riducendo la risposta allo stress
- Il programma propone sette micro-azioni, una al giorno, per sperimentare come la costanza in piccoli gesti possa migliorare il benessere generale
Sentirsi meglio ogni giorno sembra un obiettivo da manuale di auto-aiuto, di quelli pieni di frasi ispirazionali e tramonti sospetti. Invece, questa volta a parlare è la scienza, che ci rassicura su un punto fondamentale: non serve trasformarsi in monaci Zen né prenotare un ritiro spirituale in Tibet. Bastano dieci minuti. Non dieci minuti metaforici, ma dieci veri, quelli che spesso sprechiamo scrollando reel che non ricordiamo neppure.
Secondo uno studio pubblicato sul Journal of Medical Internet Research, le micro-azioni quotidiane hanno un impatto sorprendente sull’umore, sul sonno e sui livelli di stress. Il Big Joy Project, che ha coinvolto 17.598 persone, ha dimostrato che piccoli gesti come scrivere tre motivi di gratitudine o guardare un video sulla natura funzionano davvero. E funzionano in fretta: in una settimana la qualità della vita migliora, e senza alcun bisogno di acquistare libri motivazionali fluorescenti.
Micro-azioni che funzionano davvero
Il punto curioso è che le persone con più difficoltà economiche o sociali hanno riportato i benefici maggiori. Forse perché, quando la vita si fa complicata, quei cinque minuti di gentilezza diventano quasi un lusso emotivo. Eppure, sono proprio quei minuti a rimettere in moto il sistema parasimpatico, il famoso “freno naturale” che calma cuore e mente. Non a caso, la neuroscienziata Elissa Epel, dell’Università della California, ricorda che la gioia è un’abilità che si allena come un muscolo, con effetti reali sul cervello.
C’è poi il programma dei sette giorni, una sorta di menù degustazione della felicità in formato tascabile. Si inizia con tre cose per cui essere grati, si continua con un complimento sincero, si passa a un video di foreste o oceani, si celebra un piccolo successo, si riscoprono i valori personali, si riconosce un momento felice e si chiude con una riflessione finale. Totale: dieci minuti.
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La felicità come scelta quotidiana
Questo metodo non promette miracoli e non sostituisce un percorso clinico quando necessario. Funziona però come un allenamento leggero che rende la quotidianità più sostenibile. Un po’ come andare in palestra due volte a settimana: all’inizio pesa, poi diventa un’abitudine. E così, tra un complimento e un minuto di respiro, diventa chiaro che la felicità non è un premio, ma una direzione che si sceglie ogni giorno.

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- https://www.greenme.it/salute-e-alimentazione/salute/il-segreto-per-sentirsi-meglio-ogni-giorno-secondo-la-scienza-bastano-10-minuti-al-giorno/
- https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/40466105/#full-view-affiliation-2
- https://www.jmir.org/2025/1/e72053/
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