L’anedonia, l’incapacità di provare piacere

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L’anedonia, l’incapacità di provare piacere

| 20/10/2020

Tutto quello che un tempo ti piaceva oggi non ti piace più.

  • L’anedonia è una patologia mentale
  • Consiste nell’incapacità di provare piacere
  • Le attività che solitamente danno piacere non provocano alcuna sensazione
  • Gli scienziati non sanno esattamente quale sia la causa di questa malattia
  • Si può curare con i farmaci, o con sedute psicologiche

 

La vita di ogni essere umano è caratterizzata da tanti aspetti diversi, alcuni piacevoli e altri meno. Sono però le cose che ci danno piacere che danno anche senso alla nostra esistenza. Immagina di vivere una lunga sequela di giorni tutti uguali, senza mai provare quella sensazione di benessere che deriva dallo stare con gli amici, dall’ascoltare musica, o dal rapporto fisico con la persona amata. Un incubo, vero? Ecco ciò che sperimenta chi soffre di anedonia.

Anedonia è un termine che fu coniato nel 1896 dallo psicologo francese Théodule-Armand Ribot. Viene dal greco e vuol dire proprio “privazione del piacere”. Da un punto di vista clinico, dunque, è una patologia studiata solo in tempi recenti. Inizialmente la si credeva connessa alla depressione, ma in realtà l’anedonia può presentarsi anche come caso a sé. Consiste, da definizione medica, nell’incapacità di provare piacere per le cose per le quali invece, un tempo, si era felici.

Come ci si ammala, come si cura

Sono stati condotti molti studi per capire quale possa essere la causa fisiologica di un simile stato che rende la vita un deserto di emozioni. Si pensa che la causa dell’anedonia risieda in un’area del cervello, ma non è stato possibile determinare esattamente quale (forse la corteccia prefrontale, forse l’amigdala). Di certo, ha qualcosa a che fare con i ricettori della dopamina, l’ormone che consente di recepire il piacere.

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La cura per l’anedonia consiste soprattutto nelle sedute con lo psicologo, per quanto ci sia anche chi consiglia dei farmaci, specie i cosiddetti inibitori selettivi di ricaptazione della serotonina (SSRIs), meglio noti come antidepressivi. Come tutte le patologie mentali, non deve essere sottovalutata. Una vita senza piacere assume tutto l’aspetto di un inferno su  questa Terra.

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