L’affascinante storia di Alexandre Marius Jacob
- Arsenio Lupin è nato dalla penna del romanziere francese Maurice Leblanc
- Secondo alcuni, però, lo scrittore si sarebbe ispirato a un personaggio realmente esistito
- Si tratta di Alexandre Marius Jacob, vissuto tra la fine dell’Ottocento e la metà del Novecento
- Il romanziere smentì ogni collegamento
- Questi due personaggi, però, hanno molto in comune: ecco cosa sapere
Chi non conosce il celebre Arsenio Lupin, ladro gentiluomo nato dalla penna del romanziere francese Maurice Leblanc? In pochi sanno, però, che lo scrittore potrebbe essersi ispirato a un personaggio realmente esistito: l’anarchico Alexandre Marius Jacob. Anche se Leblanc negò sempre qualsiasi collegamento, i punti in comune tra i due sono notevoli: i travestimenti, la lotta al potere, la scelta della non violenza, il furto per ripristinare la giustizia sociale.
Scopriamo di più sull’affascinante personaggio di Alexandre Marius Jacob. Nato a Marsiglia nel 1879, a 13 anni salpò su una nave diretta in Australia, lavorando come mozzo. Col proposito di fare ritorno a casa, si imbarcò nuovamente verso la Francia, ma scoprì di essere salito a bordo di una nave pirata. Al termine del viaggio, raccontò di aver assistito a crimini così atroci che lo segnarono per tutta la vita. Poiché la lunga permanenza in mare lo aveva debilitato, Jacob trascorse molto tempo a letto, iniziando a dedicarsi alla lettura di testi anarchici e abbracciandone le ideologie. Con il proposito di sovvertire il potere, l’uomo decise di fabbricare una bomba, ma fu immediatamente scoperto e arrestato. Dopo aver scontato 6 mesi di carcere, decise di porsi al servizio della giustizia rubando alle persone facoltose e disoneste per redistribuire la ricchezza ai meno abbienti.
La banda dei lavoratori della notte
Fu così che Jacob fondò la banda dei travailleurs de la nuit, arrivando a compiere insieme ai suoi collaboratori oltre 100 furti in pochi anni. Nel corso delle sue scorribande, il ladro venne più volte arrestato, ma riuscì sempre a evadere grazie alla sua furbizia e ai suoi incredibili travestimenti.
Nel 1905, mentre si trovava in galera per scontare l’ergastolo, tentò l’ennesima fuga ma fu spedito nella Guyana Francese, prima, e alle Îles du Salut, poi. Dopo aver definitivamente scontato la sua pena, tornò in Francia, dove iniziò a lavorare come venditore ambulante.
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Nel 1958 decise di mettere fine alla propria vita, insieme al suo anziano cane. Prima di lasciare questo mondo, si congedò con un biglietto: “Mi considero soddisfatto del mio destino. Dunque, voglio andarmene senza disperazione, il sorriso sulle labbra e la pace nel cuore. Ho vissuto. Adesso posso morire. PS: Vi lascio qui due litri di vino rosato. Brindate alla vostra salute“.

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- https://www.marxists.org/subject/anarchism/jacob-marius/why-burglar.htm
- https://www.geopop.it/il-vero-arsenio-lupin-lanarchico-francese-alexandre-marius-jacob/