Asce di bronzo di 3500 anni fa trovate in una foresta

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Asce di bronzo di 3500 anni fa trovate in una foresta

| 16/12/2023
Fonte: Pixabay

Il ritrovamento è avvenuto grazie ad un appassionato di archeologia che sondava un’area con il suo metal detector

  • Denis Konkol è un archeologo dilettante con la passione per i metal detector
  • L’uomo stava perlustrando un’area nella foresta di Starogard, in Polonia, quando ha trovato qualcosa nel terreno
  • L’uomo ha scoperto cinque asce dell’età del bronzo situate a 20-30 centimetri di profondità nel terreno
  • Nella zona è stata trovata anche una fibula di 2000 anni fa
  • È probabile che le asce fossero un’offerta votiva a qualche divinità

 

Cinque asce dell’età del bronzo, risalenti a 3500 anni fa, sono state trovate da un archeologo amatore in una foresta della Polonia.

La scoperta

Denis Konkol è un appassionato di archeologia e con il metal detector ha individuato i reperti tra gli alberi nel distretto di Starogard, vicino Stettino. All’uomo era stata rilasciata una formale autorizzazione dall’Ufficio Provinciale per la Tutela dei Monumenti per effettuare ricerche nel sito.

Tali scoperte sono rare nella regione e Igor Strzok, conservatore provinciale dei monumenti della Pomerania, ha spiegato che «l’ultimo ritrovamento di questo tipo di arma o strumento è stato scoperto circa 20 anni fa nella regione di Lublino».

I reperti dell’età del bronzo in quest’area consistono tipicamente in braccialetti o corazze, rendendo il ritrovamento di queste teste d’ascia particolarmente insolito e significativo. Una ricerca più ampia nell’area ha portato alla luce anche una fibula di 2.000 anni fa, ma nessun altro oggetto dell’età del bronzo.

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Konkol ha trovato le teste d’ascia sepolte a circa 20-30 centimetri sottoterra in una piccola fossa ricoperta da erba e humus. Gli studiosi si chiedono come i reperti siano finiti in mezzo alla foresta e per di più conservati in una sepoltura piuttosto superficiale. È ipotizzabile che le lame fossero usate per tagliare la legna e che siano state nascoste in fretta nel terreno per qualche motivo, oppure facessero parte di un’offerta votiva a qualche divinità. I reperti, in ottimo stato di conservazione, sono stati trasferiti nel museo archeologico di Danzica per ulteriori esami e studi.

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