Ascoltare la nostra canzone preferita è come prendere un antidolorifico: l’esperimento

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Ascoltare la nostra canzone preferita è come prendere un antidolorifico: l’esperimento

| 23/12/2023
Fonte: Pexels

Arriviamo persino a non provare dolore fisico

  • Uno studio ha dimostrato che ascoltare la nostra canzone preferita ha un grande effetto su di noi
  • La ricerca condotta presso la McGill University ha evidenziato che la nostra canzone preferita è più potente di un antidolorifico e può aiutare nella gestione del dolore
  • 63 partecipanti hanno selezionato la loro canzone preferita e l’hanno ascoltata mentre veniva applicato un dispositivo che induceva una sensazione di calore sulla loro pelle
  • Chi ascoltava la propria canzone preferita ha provato notevolmente meno dolore, paragonabile all’effetto di un antidolorifico
  • Uno studio precedente ha anche dimostrato che la musica può ridurre l’ansia e il bisogno di farmaci post-operatori, poiché potrebbe attivare il rilascio di endocannabinoidi nel nostro corpo

 

Spesso si dice che non c’è nulla di più potente della musica ed uno studio ha sancito che è davvero così. La nostra canzone preferita ha infatti un grandissimo effetto su di noi: è capace di farci provare gioia, dolore, di consolarci e di farci ballare ed ora sappiamo perché. Secondo una ricerca scientifica il nostro pezzo del cuore è più potente di un antidolorifico ed ha notevoli benefici nella gestione del dolore. Per arrivare a questi risultati, gli studiosi della clinica del dolore presso la McGill University di Montreal, in Canada, hanno analizzato la capacità delle canzoni preferite di alleviare il dolore.

63 partecipanti sono stati invitati a selezionare la loro “canzone preferita di sempre” e ascoltarla usando cuffie antirumore fornite per l’esperimento. Durante l’ascolto, il team ha applicato una “sonda termica” alle loro braccia. Si tratta di un dispositivo che induce una sensazione di calore simile a quella di una tazza di caffè bollente premuta sulla pelle. Chi ascoltava la propria canzone preferita sperimentava notevolmente meno dolore, con una riduzione paragonabile a quella ottenuta tramite l’assunzione di potenti antidolorifici. Tale effetto era ancora più pronunciato per chi provava emozioni al punto da suscitare i brividi.

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Potrebbe dar via al rilascio di endocannabinoidi

Uno studio che mette in luce il potere della musica, ma che non è certo il primo a farlo. Richiama infatti alla memoria una ricerca del 2015 che coinvolgeva quasi 7.000 pazienti esposti alla musica prima, durante o dopo un intervento chirurgico. In questo modo i ricercatori avevano notato una riduzione importante dell’ansia e del bisogno di medicinali post-operatori. Il motivo ancora non è stato appurato, ma secondo una teoria la musica potrebbe scatenare il rilascio di endocannabinoidi, sostanze simili alla cannabis che vengono prodotte naturalmente dal nostro corpo.

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